Timori per la crescita economica globale: Fmi taglia stime, Italia tra i rischi insieme alla Brexit
Sui mercati finanziari tornano i timori per il rallentamento economico. dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita mondiale al 3,5% nel 2019. Si tratta del ritmo di crescita più basso degli ultimi tre anni. Per il 2020, l’espansione è prevista al tasso del 3,6%. Rispetto agli outlook precedenti, le previsioni del Pil globale sono inferiori rispettivamente, per il 2019 e il 2020, di 0,2 e 0,1 punti percentuali. Tra le più forti revisioni al ribasso nell’Eurozona, quella che ha colpito l’Italia e la Germania.
Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, ha risposto alla revisione al ribasso del Pil italiano da parte dell’Fmi e all’assunto secondo cui la frenata dell’economia italiana sarebbe un rischio globale: “Non credo che l’Italia sia un rischio né per l’Ue né globale”, in realtà il rischio viene dalle “politiche consigliate dal Fmi”, ha detto Tria al termine dell’Eurogruppo. Il fatto che Washington consideri l’Italia un rischio globale come la Brexit ha scatenato la reazione anche dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, innescando un caso politico.
In questo contesto le Borse europee hanno aperto sotto la parità, con ribassi intorno a -0,20 e -0,30%. Male anche Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib cede in avvio lo 0,40%. Il taglio di outlook da parte dell’Fmi arriva dopo che la Cina ha registrato nell’ultimo trimestre del 2018 la più debole crescita del Pil degli ultimi 30 anni. Depressi quindi anche i listini dell’area Asia-Pacifico, che questa mattina hanno imboccato la via dei ribassi. La Borsa di Tokyo ha chiuso con una flessione dello 0,47%. Wall Street è rimasta chiusa ieri e riprenderà gli scambi oggi.