Terna e RFI firmano lettera intenti per impianti fotovoltaici fino a 200 MW
L'Amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante, e l'Ad e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, hanno firmato una Lettera di Intenti per la "individuazione e la realizzazione -riporta la nota congiunta- di iniziative di interesse comune in materia di energie rinnovabili in Italia".
In particolare, l'accordo prevede lo sviluppo da parte delle due società di un progetto volto alla realizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno con energia pulita i consumi elettrici di RFI. In base all'accordo, si prevede di identificare aree su cui costruire impianti fotovoltaici fino a 200 MW, che garantiranno a Rete Ferroviaria Italiana una produzione di energia pulita fino a circa 300 GWh l'anno.
Tra i siti potenzialmente idonei per la localizzazione degli impianti sono stati individuati anche alcuni in Sardegna nell'area di Cagliari (Villasor, Selargius) e in quella di Nuoro (Bolotana).
"Il progetto allo studio di Terna e RFI potrebbe costituire la prima grande operazione nel settore dell'energia fotovoltaica in Italia ad essere realizzata in un contesto di 'grid parity', in assenza cioè di incentivi statali e, quindi, contrariamente al passato, senza oneri aggiuntivi per famiglie e imprese".
In particolare, l'accordo prevede lo sviluppo da parte delle due società di un progetto volto alla realizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno con energia pulita i consumi elettrici di RFI. In base all'accordo, si prevede di identificare aree su cui costruire impianti fotovoltaici fino a 200 MW, che garantiranno a Rete Ferroviaria Italiana una produzione di energia pulita fino a circa 300 GWh l'anno.
Tra i siti potenzialmente idonei per la localizzazione degli impianti sono stati individuati anche alcuni in Sardegna nell'area di Cagliari (Villasor, Selargius) e in quella di Nuoro (Bolotana).
"Il progetto allo studio di Terna e RFI potrebbe costituire la prima grande operazione nel settore dell'energia fotovoltaica in Italia ad essere realizzata in un contesto di 'grid parity', in assenza cioè di incentivi statali e, quindi, contrariamente al passato, senza oneri aggiuntivi per famiglie e imprese".