Terna inarrestabile a Piazza Affari, ok al piano anche dai broker
Non si arresta a Piazza Affari la corsa del titolo Terna, che, dopo il balzo del 3,18% messo a segno al termine della giornata di ieri, questa mattina viaggia nuovamente a velocità sostenuta, facendo registrare dopo qualche minuto dalla partenza delle negoziazioni di questo giovedì un progresso di quasi tre punti percentuali, attestandosi a quota 2,7375 euro. A dare gas all’azione della società guidata da Flavio Cattaneo è stata la presentazione, avvenuta ieri, del piano industriale per il periodo 2007-2011. Per lo sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn), il gruppo ha varato un piano di investimenti complessivo da 2,7 miliardi di euro, con un incremento del 35% rispetto all’esborso previsto nel piano precedente riferito al periodo 2006-2010. L’ottimizzazione della struttura del capitale figura tra gli obiettivi principali del nuovo piano. Terna punta infatti a portare gradualmente il gearing dal 31% a oltre il 44%, consentendo così un miglioramento dell’efficienza della struttura di capitale. La posizione finanziaria netta nell’arco del periodo del piano è stimata passare da 2,3 a 3,9 miliardi di euro, con un incremento previsto di 1,6 miliardi di euro.
E questa mattina – come era immaginabile – le principali case d’affari, alla luce del nuovo business plan, si sbizzarriscono su Terna. A cominciare dagli esperti di Citigroup, i quali, sull’onda dell’ottimismo, hanno ritoccato la raccomandazione, portandola da “hold” a “buy” (acquistare l’azione). E “buy” è anche il giudizio confermato dagli esperti di Ing, che hanno inoltre ritoccato verso l’alto il prezzo obiettivo, da 2,30 a 2,85 euro. “La presentazione – affermano gli analisti finanziaria della casa d’affari olandese – ha dimostrato che le nostre stime sulla spesa per investimenti erano troppo conservative. Abbiamo dunque deciso di alzare il target price per colmare questo vuoto di previsioni sulla spesa per investimenti, ma anche per tenere conto di una stima di Rab al 2011 dell’ammontare di 7,7 miliardi di euro, nonché delle attività brasiliane agli attuali prezzi di mercato. L’unico rischio nel caso di Terna è costituito da una modifica del quadro di regolamentazione, poiché le nuove regole saranno stabilite nel dicembre del 2007. A mitigare questo rischio però dovrebbe essere la partecipazione nel capitale pari al 30% in mano alla Cassa depositi e prestiti, controllata dallo Stato”. Anche Euromobiliare ha alzato il target price del titolo della società, nell’ordine del 5%, portandolo a 2,66 euro, mentre ha confermato una più prudente raccomandazione al gradino “hold”. “La novità principale del nuovo business plan sono i maggiori capex previsti sia nel periodo 2007-2011 portati a 2,7 miliardi di euro contro i 2,1 miliardi attesi”, spiegano dalla sim milanese.