Terna: attesa per piano industriale, focus su Balcani e business solare. Acquisti sul titolo
Gli investitori e le case d’affari scommettono su Terna. I fari sono già puntati sul 14 febbraio, quando la società presenterà alla comunità finanziaria l’aggiornamento del piano industriale 2011-2015. “Ci attendiamo sorprese positive sul capex plan e sui nuovi progetti allo studio, come la costruzione e gestione delle linee in Montenegro e Albania”, commenta Equita che prevede investimenti per 4,3 miliardi di euro, in linea con il precedente piano 2010-2014, “ma la società potrebbe sorprendere positivamente per 100-300 milioni di euro”. La sim milanese si focalizza quindi sui progetti nei Balcani, “che potrebbero impattare per ulteriori 200-300 milioni e dovrebbero avere ritorni superiori al 10%”.
Il broker italiano ha confermato la raccomandazione hold su Terna con target price a 3,33 euro, mentre Jp Morgan ha alzato il prezzo obiettivo a 3,55 da 3,10 euro ribadendo il rating overweight. E il titolo ne ha subito beneficiato a Piazza Affari dove guadagna lo 0,92% a 3,305 euro, in decisa controtendenza rispetto all’indice di riferimento Ftse Mib (-0,90% a 22.479 punti). Nel 2010 il titolo dell’utility italiana ha sovraperformato il comparto europeo di oltre 15 punti percentuali e “continuerà su questa strada – scrive Jp Morgan – sostenuta da una crescita organica nel core business della trasmissione e da un potenziali sorprese positive nella politica dei dividendi”.
La sovreperformance borsistica dello scorso anno, secondo gli esperti della banca d’affari americana, è stata guidata soprattutto dalle positive sorprese nel business solare. E proprio questa divisione potrebbe essere uno dei temi caldi del nuovo piano industriale. “Ci attendiamo che la società annunci la vendita di Rete Rinnovabile a Terra Firma per 650 milioni di euro in parte distribuito”, è la previsione di Equita che stima un dividendo 2010 di 21 centesimi per azione sopra il consensus di 20,4 centesimi. Il broker milanese si attende infine un “ulteriore sviluppo di asset per 40 MWp in costruzione, ma ci aspettiamo possano essere di più con l’obiettivo di ulteriori capital gain (20 milioni di euro) per integrare il dividendo 2011”.