Notizie Notizie Italia Tenaris, dopo Maverick nuova espansione negli Stati Uniti

Tenaris, dopo Maverick nuova espansione negli Stati Uniti

13 Febbraio 2007 07:47

Tenaris è tornata al centro dell’attenzione dei mercati finanziari. Questa volta non per i rumors di un tentativo di scalata da parte del colosso petrolifero russo Gazprom, voci ogni volta smentite da entrambe le parti, ma per un’acquisizione che verrà effettuata dalla stessa azienda controllata dalla famiglia Rocca.


Il gruppo leader mondiale nella produzione di tubazioni per gasdotti e oleodotti ha infatti raggiunto un accordo con l’americana Hydril, operante nel campo dei giunti e macchinari utilizzati per il controllo della pressione sempre nel campo dell’estrazione di petrolio e gas. Settant’anni di storia alle spalle, un fatturato 2006 di circa 500 milioni di dollari e un utile netto a 91,3 milioni hanno convinto Tenaris a sfruttare questa opportunità di ulteriore rafforzamento in America del Nord dopo l’acquisizione, effettuata solo qualche mese fa, di Maverick Tube fornitrice di tubi per piattaforme petrolifere con posizione di predominanza in Canada e Stati Uniti. Ed è stata probabilmente proprio la vicinanza tra le due operazioni, con conseguente incremento dell’indebitamento societario a spingere il mercato verso la penalizzazione dei titoli della società in Borsa. Chiusura con un ribasso dell’1,2% a 17,92 euro per Tenaris che finanzierà l’operazione ricorrendo a prestiti bancari e riserve di cassa.


Il valore dell’acquisizione ammonta a oltre 1,7 miliardi di euro, 97 dollari per ogni azione Hydril con un sovrapprezzo del 17% rispetto ai valori di mercato di queste ultime e del 30% rispetto al valore medio degli ultimi 30 giorni. E se il mercato ha storto il naso, almeno all’impatto iniziale e a causa del nuovo esborso, il valore dell’operazione potrebbe venire fuori alla distanza come sembrano aver colto gli analisti di Morgan Stanley che, sempre ieri, hanno alzato le stime di utile per azione e il target price di Tenaris. Le prime sono state ritoccate del 3,6% per il 2008, il secondo è salito a 63 dollari per azione dai 60 precedenti (quotazione Usa).


Più che di sinergie, in quanto Hydril opera in un settore molto specialistico e diverso da quello di Tenaris anche se ad esso strettamente legato, si potrebbe parlare di completamento della gamma di offerta che permetterà a Tenaris, come affermato dal patron Paolo Rocca, di consolidare la posizione in America.  “Inoltre – ha aggiunto Rocca – la combinazione agevolerà un’ulteriore espansione globale del business dei prodotti per il controllo della pressione di Hydril, specialmente in zone chiave come il Golfo del Messico, il Brasile e l’Africa Occidentale”.