Tenaris ancora a testa bassa, Csfb è cauto e ribadisce neutral

Un'altra seduta di passione per Tenaris a Piazza Affari. L'azione del gruppo bergamasco dell'industria petrolifera, dopo che ieri ha segnato la peggiore performance dell'S&P/Mib (-4,04% a 16,805 euro la chiusura) sulla delusione per i conti di primo trimestre, adesso lascia sul terreno un ulteriore 3,06%, scivolando a quota 16,29 euro. A infierire quest'oggi sulla società delle tubazioni oil ci si sono messi gli analisti del Credit Suisse che non hanno ritoccato la valutazione su Tenaris, ma si sono detti pronti a farlo. L'Eps registrato nei primi tre mesi dell'anno è stato infatti di 0,41 dollari, ben più basso dei 52 centesimi ipotizzati dalla banca d'affari elvetica. Inoltre il titolo della società della famiglia Rocca è sopravvalutato, risultando molto più costoso di Vallourec, il gruppo più simile a Tenaris. Per il momento, tuttavia, l'atteggiamento del Csfb resta improntato alla prudenza, con il rating di neutral reiterato, con un target price a 20 euro.