Telecom Italia: Vodafone chiede maxi risarcimento danni da 1 miliardo di euro, titolo ancora sotto 0,50 euro
Non c’è pace per Telecom Italia. Prima le indiscrezioni di stampa su un aumento di capitale, poi la maxi perdita semestrale e ora lo scontro con Vodafone Italia. La divisione tricolore del colosso britannico ha avviato un’azione civile al Tribunale di Milano contro l’ex monopolista delle telecomunicazioni chiedendo un maxi risarcimento danni da 1 miliardo di euro. La richiesta di Vodafone, giudicata “strumentalmente abbondante” dagli analisti di Equita, fa seguito alla multa da 103 milioni di euro inflitta a maggio a Telecom dall’Antitrust. Sulla decisione dell’authority pende però ancora il ricorso al Tar presentato dal gruppo guidato da Franco Bernabè.
In sostanza, l’Antitrust aveva condannato Telecom per abuso di posizione dominante nella gestione dell’accesso alla rete fissa. Vodafone ha preso la palla al balzo chiedendo appunto un risarcimento danni da 1 miliardo di euro in scia a presunte condotte abusive tra il 2008 e il 2013 che avrebbero frenato lo sviluppo dei concorrenti nel business della rete fissa. La risposta di Telecom Italia non si è fatta attendere esprimendo la convinzione di riuscire a dimostrare la correttezza dei propri comportamenti.
Lo scontro con Vodafone segue una settimana decisamente tribolata per Telecom Italia, scesa a Piazza Affari sotto la soglia di 0,50 euro dopo i rumors (smentiti) di un aumento di capitale e i conti del primo semestre, che hanno evidenziato una perdita di 1,4 miliardi di euro, con una flessione di 2,6 miliardi rispetto al primo semestre del 2012. Escludendo l’impatto negativo della svalutazione degli avviamenti, l’utile del periodo sarebbe stato positivo per circa 800 milioni di euro.
Telecom ha inoltre rivisto al ribasso la stima sull’Ebitda 2013 ora visto con una flessione che passa da “mid-single-digit” a “high-single dicit decline”. Il presidente Franco Bernabè ha comunque escluso il ricorso all’aumento di capitale e la vendita delle attività in Brasile.