Telecom Italia: ricavi ed ebitda 2015 deludono, previsti investimenti per 12 mld in Italia
Riscontri sotto le attese dai conti 2015 di Telecom Italia che ha chiuso l’ultimo esercizio con ricavi in deciso calo e inferiori alle attese del mercato. Debole anche l’ebitda. Il gruppo guidato da Marco Patuano ha anche approvato il nuovo piano 2016-2018 che vede ebitda stabilizzarsi e iniziare la risalita nel 2017, mentre gli investimenti in Italia nel triennio ammonteranno a quasi 12 mld.
Debole la reazione del mercato con il titolo Telecom Italia partito in calo di circa l’1% per poi stabilizzarsi a -0,17% a quota 0,875 euro. Da inizio anno Telecom ha ceduto oltre il 22% in Borsa.
Ricavi scendono a 19,7 mld, ebitda giù di oltre il 20%
Telecom Italia ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati preliminari a 19,7 miliardi di euro, in calo dell’8,6% rispetto all’esercizio 2014. In termini organici, escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 4,6%. Riscontri lievemente sotto i 19,9 mld delle attese di consensus Bloomberg. I ricavi domestici hanno registrato nel quarto trimestre 2015 un trend in recupero sui ricavi da servizi (-1,1% nel quarto trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014; -1,5% nel terzo trimestre 2015; -1,7% nel secondo trimestre 2015; -3,3% nel primo trimestre 2015).
Telecom Italia ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati preliminari a 19,7 miliardi di euro, in calo dell’8,6% rispetto all’esercizio 2014. In termini organici, escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 4,6%. Riscontri lievemente sotto i 19,9 mld delle attese di consensus Bloomberg. I ricavi domestici hanno registrato nel quarto trimestre 2015 un trend in recupero sui ricavi da servizi (-1,1% nel quarto trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014; -1,5% nel terzo trimestre 2015; -1,7% nel secondo trimestre 2015; -3,3% nel primo trimestre 2015).
Sotto le attese anche l’ebitda che nel 2015 si è attestato a 7 miliardi di euro, in calo di ben il 20,7% rispetto all’anno precedente e con un’incidenza sui ricavi del 35,5% (40,7% nell’esercizio 2014). Il consensus degli analisti era per un ebitda a quota 7,5 mld. L’ebitda sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 1.076 milioni di euro; in assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari a -4,5%, con un’incidenza sui ricavi del 41%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto all’esercizio 2014. Il flusso di cassa della gestione operativa di gruppo è positivo per 1.974 milioni di euro; l’indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 27.278 milioni di euro al 31 dicembre 2015, in aumento di 627 milioni di euro rispetto a fine 2014.
Telecom Italia: previsti investimenti in Italia per 12 mld nel triennio
Il piano 2016-2018 approvato dal cda di Telecom Italia prevede investimenti in Italia sfioreranno i 12 miliardi di euro, di cui circa 6,7 miliardi dedicati alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud e piattaforme, Sparkle e Trasformazione). Le principali aree di sviluppo delle tecnologie innovative rimangono l’accelerazione dello sviluppo della banda ultralarga fissa in fibra ottica, a cui saranno dedicati 3,6 miliardi di euro; la banda ultralarga mobile LTE, per la quale sono previsti 1,2 miliardi di euro; Telecom Italia Sparkle per lo sviluppo delle cui attività saranno investiti circa 400 milioni di euro. A fine 2018, TIM prevede di aumentare la copertura del Paese con reti di nuova generazione e raggiungere l’84% della popolazione con fibra ottica e il 98% della popolazione con la rete mobile LTE (4G), confermandosi leader nello sviluppo infrastrutturale e nella digitalizzazione del Paese.
Il piano 2016-2018 approvato dal cda di Telecom Italia prevede investimenti in Italia sfioreranno i 12 miliardi di euro, di cui circa 6,7 miliardi dedicati alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud e piattaforme, Sparkle e Trasformazione). Le principali aree di sviluppo delle tecnologie innovative rimangono l’accelerazione dello sviluppo della banda ultralarga fissa in fibra ottica, a cui saranno dedicati 3,6 miliardi di euro; la banda ultralarga mobile LTE, per la quale sono previsti 1,2 miliardi di euro; Telecom Italia Sparkle per lo sviluppo delle cui attività saranno investiti circa 400 milioni di euro. A fine 2018, TIM prevede di aumentare la copertura del Paese con reti di nuova generazione e raggiungere l’84% della popolazione con fibra ottica e il 98% della popolazione con la rete mobile LTE (4G), confermandosi leader nello sviluppo infrastrutturale e nella digitalizzazione del Paese.
Ebitda domestico atteso in crescita nel 2017 e 2018, verso nuove misure per riduzione costi
Il nuovo piano conferma la previsione di un ebitda domestico in stabilizzazione anno su anno nel 2016 e in crescita nel 2017 e 2018. In Brasile è attesa una crescita della Revenue Share e dell’EBITDA Margin. Il Capex in Brasile nel triennio è stimato entro i 14 miliardi di reais. Il rapporto indebitamento finanziario netto rettificato su EBITDA reported dovrebbe scendere al di sotto di 3x a fine piano nel 2018. Nell’arco del piano la tlc italiana intende identificate ulteriori opportunità di crescita dei target economico-finanziari e di recupero di efficienza anche attraverso la ulteriore riduzione dei costi operativi.
Il nuovo piano conferma la previsione di un ebitda domestico in stabilizzazione anno su anno nel 2016 e in crescita nel 2017 e 2018. In Brasile è attesa una crescita della Revenue Share e dell’EBITDA Margin. Il Capex in Brasile nel triennio è stimato entro i 14 miliardi di reais. Il rapporto indebitamento finanziario netto rettificato su EBITDA reported dovrebbe scendere al di sotto di 3x a fine piano nel 2018. Nell’arco del piano la tlc italiana intende identificate ulteriori opportunità di crescita dei target economico-finanziari e di recupero di efficienza anche attraverso la ulteriore riduzione dei costi operativi.