Telecom Italia: ingresso Iliad non dovrebbe preoccupare il mercato (analista)

Telecom continua a cedere terreno a Piazza Affari, in una sessione piuttosto negativa per l'intero listino. Al momento i titoli registrano una crollo verticale del 10,40% scivolando a 0,6545 euro, al di sotto dei 0,6665 euro toccati nella seduta post Brexit del 27 giugno.
Gli investitori sono preoccupati dall'ingresso nel mercato italiano di un nuovo player, la francese Iliad, guidata da Xavier Niel. La società d'Oltralpe ha raggiunto un accordo per aggiudicarsi una fetta del mercato mobile italiano firmando un'intesa con Hutchison e VimpelCom, azionisti di controllo rispettivamente di 3 Italia e Wind, per aggiudicarsi le attività italiane in eccesso dopo la fusione tra i due.
Secondo un'analista di una nota banca d'affari italiana contattato da Finanza.com la reazione del mercato è eccessiva. "Iliad ha sempre condotto strategie aggressive in Francia" fa notare l'esperto "ma il mercato italiano conta già un elevato grado di concorrenza con i suoi 4 operatori. Non dimentichiamo inoltre che l'Arpu, il costo medio per utente, in Italia è circa la metà rispetto a quello francese (12 euro vs. 22 euro)".
A corrodere ulteriormente i possibili vantaggi per l'operatore francese c'è il fatto che i consumatori italiano puntano molto sulla qualità. Partire da una base clienti praticamente uguale a zero, e con un marchio sconosciuto ai consumatori italiani, sarà una sfida non da poco per Niel e la sua compagnia.
Sul fronte Telecom Italia, nel secondo semestre dovrebbe cominciare a dare i propri frutti la riorganizzazione cominciata con il nuovo amministratore delegato Cattaneo, "il cambio di rotta, nel breve termine, farà leva principalmente sul taglio dei costi, mentre nel medio lungo periodo si prospetta un'accelerazione sulla fibra e sull'adozione della rete 4G più alta. Solo successivamente si potranno attuare strategie anche sui contenuti" conclude l'analista.
Gli investitori sono preoccupati dall'ingresso nel mercato italiano di un nuovo player, la francese Iliad, guidata da Xavier Niel. La società d'Oltralpe ha raggiunto un accordo per aggiudicarsi una fetta del mercato mobile italiano firmando un'intesa con Hutchison e VimpelCom, azionisti di controllo rispettivamente di 3 Italia e Wind, per aggiudicarsi le attività italiane in eccesso dopo la fusione tra i due.
Secondo un'analista di una nota banca d'affari italiana contattato da Finanza.com la reazione del mercato è eccessiva. "Iliad ha sempre condotto strategie aggressive in Francia" fa notare l'esperto "ma il mercato italiano conta già un elevato grado di concorrenza con i suoi 4 operatori. Non dimentichiamo inoltre che l'Arpu, il costo medio per utente, in Italia è circa la metà rispetto a quello francese (12 euro vs. 22 euro)".
A corrodere ulteriormente i possibili vantaggi per l'operatore francese c'è il fatto che i consumatori italiano puntano molto sulla qualità. Partire da una base clienti praticamente uguale a zero, e con un marchio sconosciuto ai consumatori italiani, sarà una sfida non da poco per Niel e la sua compagnia.
Sul fronte Telecom Italia, nel secondo semestre dovrebbe cominciare a dare i propri frutti la riorganizzazione cominciata con il nuovo amministratore delegato Cattaneo, "il cambio di rotta, nel breve termine, farà leva principalmente sul taglio dei costi, mentre nel medio lungo periodo si prospetta un'accelerazione sulla fibra e sull'adozione della rete 4G più alta. Solo successivamente si potranno attuare strategie anche sui contenuti" conclude l'analista.