Telecom Italia: fusione con 3Italia, tutti i dubbi di Societe Generale
Il Consiglio di amministrazione fiume di ieri di Telecom Italia ha assegnato al presidente Franco Bernabè il mandato esplorativo per verificare le possibilità di integrazione con 3Italia, il quarto operatore italiano di telefonia mobile controllato da Hutchinson Wampoa. Il colosso cinese vorrebbe entrare nel capitale di Telecom Italia con un peso significativo e le ultime indiscrezioni parlavano di un interesse di Hutchinson Wampoa per il 29% circa dell'ex monopolista delle telecomunicazioni.
Ma come potrebbe essere strutturata l'operazione finanziaria? "Assumendo un valore di 1,5-2 miliardi di euro per 3Italia, pensiamo che Telecom Italia possa emettere nuove azioni per Hutchinson Wampoa a circa 1 euro per azione che permetterebbe al colosso cinese di prendere il 10-13% di Telecom", ipotizzano gli analisti di Societe Generale.
Secondo gli esperti della banca francese, Hutchinson Wampoa potrebbe ottenere un altro 16,9-19,9% da Telco, la holding che controlla Telecom Italia, ma Telefonica (che ha il 46% di Telco) vanta il potere di veto su ogni eventuale transazione. "Riconosciamo le potenziali sinergie che nascerebbero dalla fusione e ricordiamo che l'Ebitda margin del 13,4% di 3Italia indica un significativo potenziale di upside se l'integrazione avvenisse con il business mobile di Telecom", spiega il broker transalpino.
Gli ostacoli alla fusione, a detta di Societe Generale, arriverebbero soprattutto dall'Antitrust. "L'eventuale integrazione porterebbe alla nascita di una società con il 45% di quota nel mercato italiano della telefonia mobile - scrive il broker francese -. Nonostante il venire meno di 3Italia sarebbe positivo per gli altri operatori da un punto di vista dei prezzi, pensiamo che il regolatore sarebbero prudenti verso un consolidamento del mercato che include Telecom Italia".
Societe Generale consiglia di comprare il Cds a 5 anni su Telecom Italia, mentre è negativa sulle obbligazioni dell'ex monopolista. "Pensiamo che il rischio di un deterioramento nelle performance operative di Telecom rimane elevato, mentre la fusione con 3Italia è tutt'altro che certa", concludono gli esperti.
Ma come potrebbe essere strutturata l'operazione finanziaria? "Assumendo un valore di 1,5-2 miliardi di euro per 3Italia, pensiamo che Telecom Italia possa emettere nuove azioni per Hutchinson Wampoa a circa 1 euro per azione che permetterebbe al colosso cinese di prendere il 10-13% di Telecom", ipotizzano gli analisti di Societe Generale.
Secondo gli esperti della banca francese, Hutchinson Wampoa potrebbe ottenere un altro 16,9-19,9% da Telco, la holding che controlla Telecom Italia, ma Telefonica (che ha il 46% di Telco) vanta il potere di veto su ogni eventuale transazione. "Riconosciamo le potenziali sinergie che nascerebbero dalla fusione e ricordiamo che l'Ebitda margin del 13,4% di 3Italia indica un significativo potenziale di upside se l'integrazione avvenisse con il business mobile di Telecom", spiega il broker transalpino.
Gli ostacoli alla fusione, a detta di Societe Generale, arriverebbero soprattutto dall'Antitrust. "L'eventuale integrazione porterebbe alla nascita di una società con il 45% di quota nel mercato italiano della telefonia mobile - scrive il broker francese -. Nonostante il venire meno di 3Italia sarebbe positivo per gli altri operatori da un punto di vista dei prezzi, pensiamo che il regolatore sarebbero prudenti verso un consolidamento del mercato che include Telecom Italia".
Societe Generale consiglia di comprare il Cds a 5 anni su Telecom Italia, mentre è negativa sulle obbligazioni dell'ex monopolista. "Pensiamo che il rischio di un deterioramento nelle performance operative di Telecom rimane elevato, mentre la fusione con 3Italia è tutt'altro che certa", concludono gli esperti.