Telecom Italia ancora sotto i fari per l’affaire Niel. In settimana la pubblicazione dei conti
Telecom Italia rimane sotto in riflettori in avvio di settimana in scia all’affaire Niel e alla pubblicazione dei risultati finanziari. E gli interrogativi che ruotano attorno al big telefonico italiano dopo l'”assalto transalpino” sono davvero molti: quali sono le intenzioni dell’imprenditore francese? E ancora, quali sono i rapporti con Vivendi/Bollorè?
Diverse le istituzioni che sono già scese in campo per cercare di fare chiarezza sulla situazione e sulle posizioni dei diversi “personaggi”. A cominciare dalla Consob: domani Xavier Niel, fondatore dell’internet provider Iliad e comproprietario di “Le Monde”, e i suoi collaboratori si presenteranno presso la sede romana della Consob. Ricordiamo che venerdì scorso Niel ha comunicato alla Consob di aver incrementato, in data 27 ottobre 2015, la partecipazione potenziale precedentemente detenuta, tramite la società indirettamente controllata Rock Investment, in Telecom Italia e di detenere una posizione lunga complessiva pari al 15,143% del capitale con diritto di voto.
Non solo la Commissione nazionale per le società e la borsa vuole vederci chiaro sulla vicenda. Secondo quanto riportato da Reuters, che cita fonti vicine all’operazione, anche l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato avrebbe richiesto all’imprenditore transalpino le delibere con le quali i consigli di amministrazione delle società da lui controllate hanno dato il via libera agli acquisti di titoli di Telecom Italia.
Recchi incontra Niel
Intanto nel fine settimana il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ha avuto un incontro a Parigi con Xavier Niel, definendolo “un azionista amichevole“. In un’intervista concessa a “Il Corriere della Sera” in edicola oggi Recchi ha raccontato i temi principali toccati durante la visita all’imprenditore francese.
“Rientravo da una missione all’estero e ho colto l’occasione per andare a trovare il nostro nuovo socio”, ha dichiarato Recchi intervistato da Stefano Agnoli. “Mi ha detto che storicamente con i suoi interventi punta a creare uno stimolo per l’efficienza e per un business model vincente”, ha affermato Recchi. In particolare, “dalla conversazione che abbiamo avuto vede la possibilità di offrire stimoli sia per il nostro business model sia per l’efficienza operativa, in Brasile e in Italia“. Circa i dubbi di un possibile “concerto” con Vivendi, che possiede circa il 20% di Telecom Italia, sollevati dopo l’annuncio dell’arrivo di Niel nella compagine azionaria della società italiana, Recchi non ha dubbi: “Mi pare di poterlo escludere completamente viste le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Vivendi e la conferma di Niel. Mi attengo a questo”.
Telecom Italia la prova dei conti
E per Telecom Italia questa è anche la settimana della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2015. Venerdì 6 novembre 2015, a partire dalle 12, il gruppo guidato da Marco Patuano presenterà in conference call i risultati finanziari al 30 settembre 2015, approvati dal consiglio di amministrazione.
A Piazza Affari il titolo Telecom Italia si muove in linea con il mercato: in questo momento l’azione cede circa lo 0,63% a 1,261 euro ad azione, mentre il Ftse Mib cede circa mezzo punto percentuale a 22.321,22 punti.