Tesoro: privatizzazioni, con Poste raggiunto obiettivo 2015 di 6,5 miliardi di euro
Obiettivo raggiunto. Con la privatizzazione di Poste Italiane, che è sbarcata martedì 27 ottobre a Piazza Affari, il Governo ha raggiunto il target di incassi dalle cessioni di partecipazioni indicato nel DEF nello 0,4% del Pil, pari a circa 6,5 miliardi di euro. Il Tesoro ha ricordato in una nota che i proventi derivanti dal programma di privatizzazioni sono destinati per legge all’abbattimento del debito pubblico.
Sono state quattro le operazioni che hanno permesso il raggiungimento del target prefissato. Grazie alla cessione del 34,7% di Poste Italiane è stato realizzato un introito pari a circa 3,1 miliardi di euro, che sale a 3,4 miliardi in caso di integrale esercizio dell’opzione Greenshoe riservata agli investitori istituzionali. Lo scorso febbraio è stato poi ceduto un pacchetto di azioni pari al 5,74% del capitale di Enel con un introito pari a 2,2 miliardi.
Tra le operazioni concluse, assimilabili alle privatizzazioni e il cui gettito viene quindi utilizzato per la riduzione del debito pubblico, vi è inoltre il rimborso da parte dei cosiddetti Monti bond da parte del Montepaschi. I proventi dell’operazione sono stati pari a circa 1,1 miliardi. Infine ulteriori 200 milioni sono arrivati dal dividendo straordinario riconosciuto dall’Enav per esubero di capitale.