Telecom Italia ancora protagonista sul Ftse Mib, domina tema rete unica
Ancora una seduta di forti rialzi per Telecom Italia, tra i migliori titoli del Ftse Mib. Dopo il rally di ieri (+7,7%), questa mattina il titolo del gruppo guidato da Luigi Gubitosi avanza di oltre il 3% sull'onda della scommessa sulla rete unica italiana per internet veloce. A innescare la corsa la notizia che Enel ha confermato di aver ricevuto un’offerta per il 50% di Open Fiber da parte del fondo Macquarie per Open Fiber. Si tratta di un’offerta non vincolante.
Come già commentato ieri, gli analisti di Equita sostengono che "questo passaggio possa essere di supporto al negoziato in quanto può essere un punto di riferimento per una valutazione terza dell’asset Open Fiber, come l’offerta di KKR per FiberCop (la rete secondaria di TIM). Per quanto riguarda la struttura dell’operazione, gli scenari rimangono incerti". 'Il Sole 24 Ore' suggerisce un’operazione diretta tra Tim e Open Fiber, che porterebbe Cdp a salire in Tim. Questa lascerebbe aperto però, rimarcano da Equita, il tema della governance della rete e del rischio antitrust. Gli analisti della sim milanese vedono "a questo punto più probabile uno scenario di fusione tra Open Fiber e FiberCop, che permetterebbe di definire una governance con Cdp direttamente per la rete, consentirebbe a Tim di gestire meglio l’impegno finanziario per monetizzare la quota di Enel in Open Fiber (perché potrebbe fare un’offerta insieme a KKR e monetizzerebbe prima la stake in FiberCop, mantenendo la leva intorno a 3 da 3,3 attuali) e lascerebbe per le più intatte le sinergie".
Come già commentato ieri, gli analisti di Equita sostengono che "questo passaggio possa essere di supporto al negoziato in quanto può essere un punto di riferimento per una valutazione terza dell’asset Open Fiber, come l’offerta di KKR per FiberCop (la rete secondaria di TIM). Per quanto riguarda la struttura dell’operazione, gli scenari rimangono incerti". 'Il Sole 24 Ore' suggerisce un’operazione diretta tra Tim e Open Fiber, che porterebbe Cdp a salire in Tim. Questa lascerebbe aperto però, rimarcano da Equita, il tema della governance della rete e del rischio antitrust. Gli analisti della sim milanese vedono "a questo punto più probabile uno scenario di fusione tra Open Fiber e FiberCop, che permetterebbe di definire una governance con Cdp direttamente per la rete, consentirebbe a Tim di gestire meglio l’impegno finanziario per monetizzare la quota di Enel in Open Fiber (perché potrebbe fare un’offerta insieme a KKR e monetizzerebbe prima la stake in FiberCop, mantenendo la leva intorno a 3 da 3,3 attuali) e lascerebbe per le più intatte le sinergie".