Telecom, ancora una fumata nera sui nuovi vertici
Non è stato ancora trovato un accordo per il tanto sospirato rinnovo dei vertici di Telecom Italia. E la tensione continua a crescere anche oggi in vista dell’incontro alle ore 15 del consiglio di amministrazione (cda), chiamato ad approvare i risultati trimestrali. Un consiglio che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere preceduto da un meeting degli amministratori indipendenti (la maggioranza nel cda), che potrebbero dare una svolta effettiva a questa situazione.
Ieri, l’ennesimo nulla di fatto in questa vicenda è arrivato dopo l’atteso faccia a faccia tra il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli e quello di Mediobanca, Cesare Geronzi. Un incontro durato oltre due ore al termine del quale Geronzi non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti e in serata è poi rientrato a Roma. Durante il colloquio in cui non sono emersi i nomi di coloro che dovranno guidare il primo gruppo di telecomunicazioni italiano, si è però rafforzata l’ipotesi della coppia Gabriele Galateri e Franco Bernabé, la più gettonata e, al tempo stesso, l’unica rimasta in gara.
A distanza di oltre sei mesi dalla vendita della quota di riferimento di Telecom Italia alla cordata guidata dalla spagnola Telefonica, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Generali e Benetton aleggia ancora un grosso punto interrogativo sul futuro del primo operatore telefonico del Belpaese. E non è detto che il toto nomi si concluda oggi in scia alla riunione del consiglio di ammnistrazione.
Intanto, Telecom Italia viaggia in territorio negativo a Piazza Affari anche nella seduta odierna. Dopo aver chiuso le contrattazioni di ier in flessione dello 0,59% a 2,172 euro, il titolo della gruppo telefonico italiano perde in queste prime battute lo 0,46% a 2,1625 euro.