Tasso Btp sotto muro 3%, Conte offrirà in dono all’UE un deficit al 2%. Spread ‘reale’ giù di 70 pb dai massimi
Lo spread mette indietro le lancette di 2 mesi e mezzo toccando i minimi dal 28 settembre. E’ un vero e proprio rally quello odierno dei BTP in attesa dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, per discutere delle modifiche alla Manovra ed evitare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia.
A Bruxelles per strappare la grande pace
L’Italia potrebbe proporre un obiettivo di deficit del 2% per il 2019 secondo le ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg. Dopo le discussioni in seno al governo degli ultimi giorni sembra quindi che prevarrà la linea morbida voluta dal premier Conte e dal ministro Tria con l’intento di porre fine a settimane di scontri tra Roma e Bruxelles sui piani di spesa del paese.
Da Roma arriva un “no comment” alle indiscrezioni dell’agenzia Bloomberg.
Il primo ministro Giuseppe Conte, insieme al ministro Tria, presenterà stasera i nuovi numeri a Jean-Claude Juncker a Bruxelles dopo che nel vertice di governo di ieri sera è stata delineata la linea da portare avanti per convincere Bruxelles.
Spread ‘reale’ sceso più di quanto dicono i numeri
Nei fatti sul mercato si sta assistendo a un vero e proprio rally della carta italiana. Il rendimento Btp a 10 anni è sceso sotto la soglia del 3% per la prima volta da fine settembre, mentre lo spread Btp-Bund ha toccato un minimo a 271 pb nell’ultima ora, livello più basso a 2 mesi e mezzo, ossia da quando lo scorso 28 settembre il governo M5S-Lega presentò il budget 2019 contenente l’obiettivo di deficit al 2,4%.
Il 18 ottobre, nel momento più delicato della crisi dei rapporti tra Italia e Ue, il rendimento del Btp decennale si era spinto fino al 3,68% con spread a 326 pb. I livelli attuali del differenziale di rendimento con il Bund sono quindi circa 50 pb inferiori ai massimi. Ma nelle ultime settimane si è messo di mezzo il risk-off sui mercati a ‘falsificare’ un po’ il termometro del rischio Italia. La corsa ai Bund, con rendimento del decennale tedesco in forte contrazione (circa 20 pb in meno rispetto ai livelli di un mese fa), ha parzialmente offuscato la ripresa della carta italiana.
Se si guarda al rendimento dei Btp, il calo è nell’ordine di 70 pb, più marcato di quello fatto vedere dallo spread.
Bot assegnati a tassi dimezzati rispetto a un mese fa
Segnali molto incoraggianti erano arrivati questa mattina dall’asta Bot. Il Tesoro ha collocato i 5,5 miliardi di euro di Bot annuali che sono stati offerti nell’asta odierna. In deciso ripiegamento i rendimenti allo 0,37% rispetto allo 0,63% di un mese fa. A ottobre il tasso del Bot annuale era stato dello 0,949%. Il rapporto bid-to-cover è stato pari a 1,62, sostanzialmente in linea con quello di novembre (1,67), con domanda complessiva per 8,9 miliardi di euro.