Tasso Btp per la prima volta sotto il 2%, attesa per QE della Bce fa scivolare ancora l’euro
Nuovi minimi storici per il rendimento del Btp decennale ed euro ai nuovi minimi a oltre due anni. C’è fermento oggi sui mercati a poco più di 24 ore dall’appuntamento con la Bce. Cresce l’attesa per un intervento risolutivo da parte della Bce che domani potrebbe annunciare l’avvio dal prossimo anno di un quantitative easing più aggressivo che comprenda anche l’acquisto di titoli di Stato.
Tasso Btp sotto soglia del 2% dopo deboli Pmi servizi Spagna e Francia
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale italiano è sceso oggi per la prima volta sotto la soglia del 2% toccando un minimo a 1,9925%. Lo spread tra Btp e Bund si attesta invece a quota 126 punti base
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale italiano è sceso oggi per la prima volta sotto la soglia del 2% toccando un minimo a 1,9925%. Lo spread tra Btp e Bund si attesta invece a quota 126 punti base
Ad agevolare la discesa sotto tale soglia sono stati i deludenti riscontri arrivati questa mattina dagli indici Pmi servizi dei vari Paesi dell’eurozona. In particolare quello spagnolo è sceso a novembre a quota 52,7 dai 55,9 precedenti (consensus 55,2). A novembre il Pmi servizi tedesco è sceso a 52,1 dai 54,4 di novembre, mentre quello della Francia si è confermato in contrazione a 47,9 (consensus era 48,8). Deboli riscontri che aumentano il pressing affinché la Bce agisca aumentando le misure non convenzionali di stimolo monetario.
Euro ai minimi da agosto 2012
Sul mercato valutario oggi tiene banco anche il nuovo strappo ribassista dell’euro/dollaro sceso ai nuovi minimi a oltre 2 anni. Il cross eur/usd si è spinto fino a un minimo a 1,2322 dollari, livello più basso dall’agosto 2012.
Sul mercato valutario oggi tiene banco anche il nuovo strappo ribassista dell’euro/dollaro sceso ai nuovi minimi a oltre 2 anni. Il cross eur/usd si è spinto fino a un minimo a 1,2322 dollari, livello più basso dall’agosto 2012.
Domani la Bce potrebbe annunciare un nuovo step di allentamento quantitativo per contrastare il rischio deflazione. Pressioni al ribasso sui prezzi destinate ad aumentare nel breve termine a causa del crollo dei prezzi del petrolio. “La Bce prenderà sempre più sul serio l’opzione QE – rimarcano gli analisti di Societe Generale – e si rinforza quindi la possibilità di un avvio degli acquisti di titoli di Stato nel primo trimestre del 2015”.