Notizie Notizie Italia Tassi BTP in forte calo grazie a bazooka Bce. Ma Grecia rischia di battere Italia, bond Atene fanno più gola?

Tassi BTP in forte calo grazie a bazooka Bce. Ma Grecia rischia di battere Italia, bond Atene fanno più gola?

10 Giugno 2020 13:30

A dispetto della crisi scatenata dal coronavirus e certificata dalla carrellata di dati macroeconomici ‘monstre’, nel mese di maggio la volatilità sul mercato globale dei titoli di stato si è smorzata. Nel caso dei paesi periferici dell’Eurozona, gli acquisti sui debiti sovrani hanno permesso ai rendimenti di scendere.

Workers from tourism sector chant slogans outside the Ministry of Tourism after they tried to invade the building to meet the Minister of Tourism, which he accepted, as part of a march to demand help measures for workers and protection for the unemployed in the tourism industry amid the outbreak of the COVID-19 disease caused by the novel coronavirus, in central Athens on June 4, 2020. – Greece’s economy contracted in the first quarter as early measures against the coronavirus pandemic hurt business activity, the national statistics bureau reported on June 4. (Photo by Louisa GOULIAMAKI / AFP) (Photo by LOUISA GOULIAMAKI/AFP via Getty Images)

Boom invece per i tassi sui Bund decennali, che hanno riportato il rialzo più forte dell’area euro, balzando di 13,5 punti base al -0,45%. In discesa invece i rendimenti decennali di Grecia e Portogallo, che sono capitolati rispettivamente di 64,5 e 31 punti base, terminando il mese di maggio all’1,49% e allo 0,47%.

Trend al ribasso anche per i tassi sui BTP e i Bonos spagnoli: quelli sui BTP a 10 anni sono scivolati di 27,50 punti base all’1,49%, mentre quelli spagnoli sono scesi di 22 punti base allo 0,49%.

Da notare come i tassi italiani, pur scesi in modo significativo, rimangono ben superiori a quelli di Spagna e Portogallo, viaggiando sullo stesso livello, invece, di quelli dei bond ellenici.

A tal proposito, come ha riportato di recente Ekathimerini sulla base degli analisti interpellati, c’è da dire che la carta greca continua ad attrarre l’attenzione degli investitori, tanto che la scorsa settimana, complice anche l’emissione del BTP Italia, lo spread Grecia-Italia è risultato negativo di 9 punti base.

Ma non è stata certo solo l’emissione del BTP Italia ad aver  influito: Sebastien Galy, strategist macro di Nordea Asset Management, ha sottolineato che “la differenza tra la Grecia e l’Italia risiede nella percezione, secondo cui la crescita della Grecia potrà segnare un recupero piuttosto solido, mentre il Pil dell’Italia, senza le riforme, potrebbe al limite rimbalzare all’1%”.

La discesa dei tassiin Eurozona si spiega con il bazooka anti-virus QE pandemico o anche PEPP lanciato dalla Bce di Christine Lagarde e dalle aspettative su un fondo per la ripresa in Unione europea, il cosiddetto Recovery Fund, sulla cui realizzazione, tuttavia, pochi sono disposti a scommettere, viste le tensioni che si sono rinnovate proprio qualche ora fa durante la riunione dell’Ecofin.

Indicativo in ogni caso è il caso del Portogallo, al centro dei riflettori per essere stato capace azzerare negli ultimi anni il deficit, fino a riportare un surplus dello 0,2%, nel quarto trimestre del 2019. Questo surplus tuttavia- il primo in 45 anni – sarà azzerato dalle conseguenze economiche del coronavirus-COVID-19.

Il paese vedrà infatti volare il deficit fino al 6,3% del Pil, nel 2020, e il debito balzare al 134,4% del Pil dal 117,7% del 2019, superiore anche al precedente picco del 132,94%, testato all’apice della crisi compresa tra il 2011 e il 2014.

Gli sforzi del ministro delle Finanze Mario Centeno – tra l’altro rimbalzato sulle prime pagine dei giornali per aver annunciato le sue dimissioni anche da numero uno dell’Eurogruppo – sono stati così vanificati dalla pandemia.

Per l’Italia il quadro è decisamente più preoccupante, soprattutto se si considerano le ultime stime dell’Ocse contenute nell’Economic Outlook. Pessimi gli outlook su debito-Pil, sul deficit-Pil e sul Pil,  che crollerebbe fino a -14% nel caso di una seconda ondata di contagi da coronavirus.

Guardando al di là dell’area euro, i tassi sui Gilt britannici a 10 anni sono scesi a maggio di 5 punti base allo 0,18%, appena al di sopra del minimo degli ultimi tre anni, allo 0,16%. A contribuire alla flessione sono state anche le dichiarazioni del governatore della Bank of England Andrew Bailey, che ha detto in un suo intervento al Parlamento del Regno Unito, di non escludere l’adozione di tassi di interesse negativi.

Si nota infine che, altrove, i cambiamenti sono stati poco rilevanti nel mese di maggio. I rendimenti dei bond giapponesi a 10 anni sono saliti di 4,5 punti nel mese, per terminare allo zero per cento. I tassi sui Treasuries Usa sono saliti di quasi 2 punti base allo 0,64%.