Tagli alla spesa, liberalizzazioni e lotta all’evasione: l’esecutivo Rajoy vara manovra da 40 mld
Tagli per 35 miliardi, -20% per le spese dei Ministeri, liberalizzazioni e lotta alle frodi fiscali. È questa la ricetta da circa 40 miliardi di euro complessivi varata dal governo spagnolo per ridurre il deficit di bilancio. La manovra di riduzione del disavanzo, ha dichiarato nel corso dell’incontro con la stampa il vice premier, Soraya Saenz de Santamaria, sarà maggiormente incentrata sui tagli alle spese, pari al 58% del totale, piuttosto che su un incremento degli introiti (42%).
L’esecutivo ha inoltre annunciato la creazione di un’autorità fiscale di controllo “in grado di anticipare lo sforamento dei bilanci” ed incentivi per l’acquisto di auto ad alta efficienza energetica.
-0,5% per il Pil 2013, debito/Pil sopra l’80%
Secondo le stime illustrate dal Ministro del Bilancio Cristobal Montoro, nel 2013 le spese dei Ministeri scenderanno dell’8,9% e le entrate fiscali aumenteranno del 3,8% annuo. Il Pil spagnolo nel 2013 segnerà un calo di mezzo punto percentuale, circa la metà rispetto al consenso, ed il tasso di disoccupazione è atteso in lieve calo dal 24,6% di fine 2012 al 24,3%. Segno più invece per il rapporto debito/Pil che dal 75,9% attuale supererà quota-80%.
Luis de Guindos, Ministro dell’Economia, ha invece annunciato che entro fine anno sarà varata la riforma delle pensioni. La misura, ha spiegato il rappresentante dell’esecutivo, punterà ad adeguare l’età di pensionamento all’aspettativa di vita.