Stress test: i rischi per il sistema bancario italiano (VIDEO INTERVISTA con Paolo Cardenà)

L’attesa per la pubblicazione degli stress test sta tenendo in apprensione i mercati finanziari. Domenica 26 ottobre la Bce alzerà il velo sull’esame condotto su 128 banche dell’Eurozona e non sono pochi coloro che si aspettano sorprese negative. Sul mercato hanno già iniziato a circolare i nomi di eventuali bocciature e l’Italia non è rimasta immune a questi rumors. Le banche tricolori finite nel mirino della girandola di voci sono Mps e Banca Carige in primis, ma anche Banco Popolare e Bpm.
Finanza.com ha intervistato Paolo Cardenà, private banker e autore del blog “vincitori evinti.finanza.com”, che ha parlato dell’attesa per l’esito degli stress test e dell’impatto che eventuali bocciature potrebbero avere sui mercati finanziari. “Una notizia di possibili bocciature determinerà ulteriori fattori di rischio per i mercati che stanno già attraversando un momento di fragilità“, spiega Paolo Cardenà.
Per quanto riguarda il sistema bancario italiano che “versa già in una situazione di criticità”, Cardenà non sarebbe affatto sorpreso di vedere qualche bocciatura. “Il sistema è inoltre gravato da un’esposizione ai titoli di Stato considerevole, intorno ai 400 miliardi di euro. Tutto ciò dovrebbe riflettersi sulle quotazioni dei titoli di Stato finirebbe per determinare perdite dei corsi azionari”, spiega il private banker.
Eventuali bocciature potrebbero dare il via ad una stagione di M&A per il comparto bancario italiano? Paolo Cardenà è d’accordo anche se si dovrebbe capire “chi potrebbe essere il cavaliere bianco che arriverà in soccorso di queste banche. Nel contesto italiano non vedo tante possibilità”.