Strategist BlackRock positivi su azioni: le scelte top pick e i rischi

Una eventuale escalation del protezionismo targato Trump, così come un eventuale balzo dei rendimenti dei bond sono i due rischi principali per gli asset più rischiosi. Ma, fondamentalmente, gli strategist di BlackRock continuano a favorire le azioni ad altre classi di asset, e la loro scelta ricade sugli Usa e sui mercati emergenti. A dirlo è Richard Turnill, responsabile strategist degli investimenti globali presso BlackRock Investment Institute.

Asset manager numero uno al mondo, il colosso americano ha diffuso oggi il proprio outlook globale relativo al secondo trimestre appena iniziato. Con più di $6 trilioni di asset gestiti, BlackRock aveva già detto a inizio anno di essere più bullish su Wall Street. Motivo, la riforma fiscale di Donald Trump che, secondo il gruppo, metterà il turbo agli utili societari.

“La preferenza relativa continua a essere per le azioni – ha detto Turnill, nel corso di una intervista della Cnbc – Le nostre aspettative sono per ritorni inferiori e valutazioni più elevate in tutte le classi di asset. Io sono ancora favorevole a consigliare di rimanere investiti in azioni. Questo è un contesto in cui si desidera ancora che le azioni vadano bene, visto il periodo di una espansione sostenuta“.

Un attenti è tuttavia d’obbligo: “Non assisteremo a quei ritorni stratosferici che hanno caratterizzato l’anno scorso. I ritorni saranno più dimessi, ma anche più stimolati dagli utili”.

A tal proposito, diversi analisti di Wall Street ritengono che proprio l’imminente stagione degli utili farà da assist a Wall Street, in quanto elemento che potrebbe decretare lo stop ai sell off che si sono abbattuti sull’azionario Usa, e che hanno portato lo S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq in una fase di correzione.

Thomson Reuters, in particolare, prevede una crescita degli utili, nel secondo trimestre, del 18,5% circa.

Gli strategist di BlackRock, continua Turnill, sono invece negativi soprattutto sui bond governativi, anche se ritengono che i Treasuries a breve scadenza offrano ritorni migliori.

“Per la prima volta in diversi anni, siamo in presenza di un asset rifugio che promette davvero una qualche forma di guadagno – ha detto Turnill, riferendosi ai Treasuries a due anni (che rendono il 2,23%, rispetto al 2,73% dei Treasuries decennali).