Avviso ai trader: stanchi dei FAANG? Occhio ai titoli WNSSS, rally fin oltre +1000%
Delusi dai FAANG? Puntate sui titoli WNSSS. Parola di Jeff Reeves, direttore responsabile di InvestorPlace.com, che lancia l’acronimo in un articolo pubblicato su Marketwatch. WNSSS sta per Weibo, Nvidia, Square, ServiceNow e Shopify. Titoli che sono sicuramente meno noti di quelli che fanno parte dell’acronimo FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google di Alphabet), ma che avrebbero un elevato potenziale di crescita.
“Permettetemi di offrirvi una strada alternativa, con i WNSSS – che si pronuncia “wins” -, per tutte le vittorie che potreste ottenere puntando su queste azioni – dice Reeves – Questo gruppo di titoli comprende cinque società ad elevata crescita che potrebbero confermarsi player dominanti in futuro, allo stesso modo in cui i favoriti dei Big Tech hanno definito il settore tecnologico negli ultimi anni”.
“Di fatto, queste azioni hanno già dimostrato di poter competere con i titoli FAANG, visto che dal 31 dicembre del 2014, hanno incassato rally compresi tra +140% e +1.059%. Per dirla in un altro modo, se aveste investito $10.000 in ognuno di questi titoli WNSSS all’inizio del 2015, oggi avreste $312.000. Gli stessi investimenti vi avrebbero fatto guadagnare $165.000 circa con i FAANG”.
A questo punto, l’esperto ‘presenta’ i singoli titoli.
Weibo (Ticker: WB): da inizio anno l’azione è salita del 10%, rispetto al +2% dello S&P 500.
“La difficoltà delle società FAANG ad accedere al mercato cinese è una vittoria per il titolo del gruppo Internet e di social-media Weibo, sempre più potente nel panorama tecnologico della Cina, caratterizzato da una crescita ad alta velocità. Gli analisti che hanno una copertura su Weibo prevedono una crescita del fatturato, nel corso di questo anno fiscale, superiore a +55%, e pari a +40% nell’anno successivo. Per quest’anno, le stime sull’eps (utile per azione) sono di $2,80, in rialzo del 55% dall’anno fiscale 2017.
Nvidia (NVDA): dall’ inizio dell’anno il titolo è balzato del 26%, rispetto al +2% dello S&P 500.
“La società è attiva nei comparti tra quelli più gettonati del momento, sia con le elevate prestazioni delle schede nel mining delle criptovalute, che per il suo software per la guida autonoma, considerato tra le principali piattaforme di intelligenza artificiale per le auto a guida autonoma.
“Se dieci anni fa era Apple al centro dei riflettori nei comparti hardware e mobile tech, ora nel 2018 i riflettori sono su Nvidia”, scrive Reeves.
ServiceNow (NOW): +31% da inizio 2018, rispetto a +2% dello S&P 500.
Società leader negli strumenti di cloud-computing e gestione dei servizi. Si tratta di un settore “molto redditizio, visto che le aziende di tutte le dimensioni hanno la necessità di snellire i loro flussi di lavoro, e di analizzare i dati, al fine di aumentare la loro efficienza e produttività. ServiceNow è valutata a una cifra superiore di $20 miliardi, a fronte di un fatturato di $2,5 miliardi atteso per quest’anno. La cifra rappresenta un rialzo del 32% rispetto al 2017.
Square (SQ): +54% da inizio anno rispetto al +2% dello S&P 500. Leader nel mercato dei pagamenti mobile, la società sta stringendo alleanze con grandi aziende. Lo scorso anno, i volumi lordi di pagamento effettuati sulla sua piattaforma sono saliti del 30%, a $18 miliardi circa di transazioni totali, con il fatturato che è cresciuto ancora più velocemente, +36% a $616 milioni.
“Sebbene la performance di Square dall’Ipo del 2015 sia stata stellare, il trend non ha dato segnali di rallentamento, con un balzo fenomenale del 220% soltanto negli ultimi 12 mesi, e un rialzo del 54% nel 2018 che rende l’azione il titolo migliore rispetto a qualsiasi altra azione di società tecnologica a larga capitalizzazione, inclusi tutti i titoli FAANG”.
Shopify (SHOP): +35% da inizio anno, rispetto al +2% dello S&P 500.
Reeves spiega che Shopify “è il titolo tecnologico più piccolo di questa lista WNSSS, con una capitalizzazione appena inferiore a $14 miliardi, ma con un potenziale di crescita enorme”. E’ una piattaforma di e-commerce per i negozi online e per i sistemi di punti vendita retail. Sono più di 500.000 i commercianti che utilizzano la sua piattaforma. “Certo, Amazon è Amazon – scrive Reeves – Ma c’è un grande mondo di piccole aziende là fuori, e sono queste aziende che stanno sostenendo la crescita continua di Shopify”.