Stop (temporaneo) vaccino J&J pesa su Borse UE, banche del Ftse Mib cadono fino a -3%
Alla fine sulle Borse europee è prevalsa la cautela e dopo un avvio incerto, sono scattate le vendite. Gli investitori sono sempre più concentrati sull’evoluzione del virus e sulle misure che potrebbero essere adottate per contenerlo. A pesare sul sentiment c’è anche la notizia arrivata da Johnson & Johnson che ha temporaneamente sospeso la sperimentazione di un potenziale vaccino contro il Covid-19 a “causa di una malattia inspiegabile” che ha colpito un partecipante allo studio. Il gruppo americano ha precisato nella nota che “la malattia del partecipante viene esaminata e valutata” da comitato indipendente di monitoraggio della sicurezza.
Aspettando le indicazioni che arriveranno stamattina dalla Germania dall’indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi, il mercato si sofferma sui numeri arrivati dalla Cina sulle esportazioni e le importazioni di settembre. Valori record nonostante il Covid-19. In particolare, secondo quanto emerge dai dati comunicati dalle autorità doganali, le importazioni sono balzate del 13,2% in termini di dollari, decisamente al di sopra del +0,3% previsto dagli analisti intervistati dalla Reuters. Le esportazioni sono cresciute del 9,9%, all’incirca come da attese (+10%).
C’è anche grande attesa per l’avvio negli Stati Uniti della stagione degli utili, che entra subito nel vivo con due big del mondo bancario americano: come Citigroup e JPMorgan che comunicheranno nel primo pomeriggio italiano i risultati relativi al terzo trimestre 2020.
Resta sempre in evidenza anche il tema legato al nuovo pacchetto di stimoli negli Stati Uniti. Un argomento legato a doppio filo a quello delle imminenti presidenziali del prossimo 3 novembre. Secondo alcuni operatori si fa largo l’idea tra gli investitori che al di là di chi sarà eletto presidente, arriverà un importante pacchetto di stimoli fiscali. Sempre restando oltreoceano, attesa anche per “l’evento più significativo degli ultimi anni sull’iPhone”, così come lo ha definito Katy Huberty di Morgan Stanley, a cui Apple darà il via nella giornata di oggi. L’attesa è per il lancio, soprattutto, dell’iPhone 5G. In Usa si attende ancora che il Congresso Usa lanci quel piano di stimoli economici anti-COVID necessario per sostenere le famiglie e le imprese. Magari prima delle elezioni presidenziali Usa.
Listini in calo, anche Piazza Affari si unisce al coro
In questo scenario, quando è trascorsa meno di una ora dall’avvio degli scambi in Europa, l’indice inglese Ftse 100 cede lo 0,56%, mentre il Dax lascia sul terreno lo 0,6% e il Cac40 lo 0,7 per cento. Debolezza a Piazza Affari, con il Ftse Mib che indietreggia dello 0,4% a 19.639,5 punti. Sul fondo del listino principale scivolano le banche, con Bper Banca e Banco Bpm in calo rispettivamente del 3,5% e del 2,39 per cento. Debole anche Unicredit (-1,9%) dopo l’indiscrezione de Il Sole 24 Ore, secondo cui l’istituto di piazza Gae Aulenti starebbe valutando un piano per creare una subholding con sede in Germania, in cui vengano convogliate tutte le sue attività estere.
In testa al paniere principale invece Buzzi Unicem (+1,77%), che prosegue i rialzi di ieri in seguito alla decisione del cda di procedere alla conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie che prevede un concambio di 0,67 azioni ordinarie per ogni azione di risparmio e, in caso di successo della conversione, il pagamento di un dividendo straordinario di 0,75 euro per ogni azione esistente e di nuova emissione risultante dalla conversione.