Sterlina sotto pressione, i dubbi interni della BoE
La Sterlina continua a rimanere sotto pressione, nonostante questa mattina il cambio nei confronti di euro (0,8514) e dollaro (1,5389) sia sostanzialmente invariato rispetto alla giornata di ieri. Ma i numeri parlano chiaro: il cable ha perso oltre 3 punti percentuali nelle ultime 6 sedute. “Sulla sterlina si scontrano due fattori – è il commento di un trader -. L’economia britannica rimane debole, ma per molti l’inflazione costringerà la BoE ad alzare i tassi nel prossimo anno”.
Le debolezza dell’economia inglese è stata certificata dal dato sul Pil relativo al terzo trimestre. Il Prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,7% rispetto al secondo trimestre, un rialzo inferiore alla precedente lettura (+0,8%) e alle attese degli analisti. Su base annuale il Pil ha mostrato un progresso del 2,7% contro il 2,8% indicato in precedenza.
Nell’ultimo meeting della BoE sono stati lasciati invariati i tasi d’interesse allo 0,50% e il programma di acquisto asset a 200 miliardi di sterline. Ma le minute diffuse ieri hanno mostrato una spaccatura all’interno del board guidato dal governatore Mervyn King. Lo scontro riguarda le prossime mosse da adottare in politica monetaria. I dissenzienti hanno proposto un aumento di 25 punti base del costo del denaro e un incremento di 50 miliardi per portare il piano di acquisto asset a 250 miliardi di sterline. Sul mercato valutario da segnalare, infine, il cross euro/dollaro in trading range (appena sopra quota 1,31) e la persistente forza del franco svizzero.