Premafin: ok a debito e consorzio, le banche hanno in pegno il 37% di Fondiaria-Sai

E’ Fondiaria Sai la maglia rosa del paniere principale di Piazza Affari. Il titolo della compagnia assicurativa mostra un progresso del 2,04% a 6,51 euro. Ieri è stato chiuso il consorzio di garanzia delle banche per l’aumento di capitale Premafin (per FonSai sull’eventuale inoptato) ed è stato raggiunto l’accordo per il rifinanziamento del debito da 322,5 milioni di euro. “Tutto secondo le attese”, è il giudizio degli analisti di Intermonte che mantengono una raccomandazione neutrale sull’azione con prezzo obiettivo a 6,39 euro.
Ma andiamo con ordine. Le due notizie rientrano nel più ampio programma di riassetto della galassia Ligresti: l’aumento di capitale della holding Premafin, l’ingresso della francese Groupama con una quota pari al 17% e la ripatrimonializzazione di Fondiaria Sai. Il primo tassello è stato l’allargamento del consorzio di garanzia ad un totale di 5 banche. Oltre al Credit Suisse, si sono aggiunte anche Kbw, Royal Bank of Scotland, Equita e Banca Akros.
Il secondo tassello è stata la firma del rifinanziamento del debito Premafin da 322,5 milioni di euro con le banche creditrici. La scadenza finale è stata fissata al 2014 dove sarà prevista una maxi rata. Alla fine del 2012 i Ligresti dovranno rimborsare 15 milioni di euro, mentre al termine del 2013 35 milioni di euro. Se non venisse eseguita la ricapitalizzazione della holding verrà attivata una linea di credito revolving da 15 milioni di euro, mentre se l’aumento andasse a buon fine a giugno 2011 è previsto un rimborso di 40 milioni di euro.
Le banche creditrici (Unicredit, Cariparma, Mediobanca, Interbanca, Intesa SanPaolo, Banco Popolare, Popolare di Milano) hanno però chiesto un’ampia garanzia: l’intera quota di Fondiaria Sai in pancia a Premafin, ovvero il 37,5% della compagna assicurativa (300 milioni di euro agli attuali prezzi di Borsa). Una quota che non potrà essere diluita dopo l’aumento di capitale. Una parte delle azioni, però, potrebbero essere slegate da questo vincolo qualora FonSai dovesse registrare un incremento del margine di solvibilità.