Stephen Roach teme il peggio: da Cina segnali inquietanti di nuova guerra fredda con implicazioni anche per chi investe in azioni Usa
La nuova stretta lanciata dalla Cina è un segnale di una nuova guerra fredda. A lanciare l’avvertimento è l’economista Stephen Roach secondo cui il giro di vite di Pechino contro le azioni cinesi quotate negli Stati Uniti avrà ampie implicazioni sul mercato.
Le autorità locali cinesi hanno imposto una serie di restrizioni che hanno interessato diversi settori, a partire dal tech. Da diverso tempo questo settore è sotto osservazione da parte del Governo cinese e questa volta ad essere ‘colpito’ è stato il colosso Tencent, società cinese attiva nei settori dell’intrattenimento, dei mass media e della messaggistica che, oltre a ricevere una multa per comportamenti anticompetitivi, ha ricevuto l’ordine di rinunciare alle proprie licenze musicali. Da qui le borse sono crollate. Roach, che è considerato uno dei maggiori esperti mondiali dell’Asia, crede che le azioni stiano segnalando le prime fasi di una guerra fredda.
“Sono un ottimista congenito quando si tratta della Cina. Ma trovo queste azioni davvero molto inquietanti”, ha detto venerdì l’ex presidente di Morgan Stanley Asia a “Trading Nation” della CNBC. “La Cina sta perseguendo il nucleo della sua nuova economia guidata dall’imprenditoria, e sta perseguendo i suoi modelli di business”. Secondo Roach, le tensioni tra le due più grandi economie del mondo potrebbero arrivare a livelli che non si vedevano dai primi anni ’70.
“Anche se le aziende statunitensi non commerciano direttamente con la Cina, praticamente tutto ciò che toccano passa attraverso catene di approvvigionamento globali”, ha detto Roach. “Quindi, un raffreddamento nella relazione USA-Cina ha implicazioni significative per le aziende statunitensi e per gli investitori che investono in aziende statunitensi. Non si può sfuggire alla connessione con la Cina”.
Anche Jim Cramer della CNBC ha dato un avvertimento simile agli investitori, credendo che sia troppo rischioso investire in azioni cinesi che scambiano sulle borse americane a causa della minaccia di regolamentazione.