Stellantis fa proseliti tra gli analisti con upside potenziale fino a +55%, ma arranca a Piazza Affari. Pochi catalyst nel breve
Passo indietro a Piazza Affari per Stellantis all’indoma i dei conti 2020. Il titolo cede il 2,48% attestandosi a ridosso di quota 13,5 euro, livelli ben inferiori rispetto a quelli indicati da molti analisti che vedono il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA viaggiare ancora decisamente a sconto rispetto ai peers. Mentre i conti e la guidance hanno convinto, tra le delusioni c’è l’indicazione del nuovo piano solo a fine 2021/inizio 2022, mentre l’aspettativa è di vedere molto prima il piano strategico del gruppo.
Le dichiarazioni del ceo Tavares
“Non voglio aprire a speculazioni, vedremo. Ribadisco che la taglia è solo un mezzo, e prima del 2030 assisteremo a una trasformazione enorme, in cui non tutti ce la faranno. Per ora Stellantis è concentrata a mettere a fuoco se stessa e ciò che la circonda”. Queste le parole del CEO di Stellantis Carlos Tavares nel corso di un’intervista a Il Sole 24 Ore. Tavares ha aggiunto che le operazioni di M&A sarebbero state prese in considerazione solo se avessero rappresentato un modo per raggiungere “più rapidamente una scala sufficiente a sostenere la crescita”.
“Quello che vedo è il gruppo automobilistico più diversificato al mondo per brand, tradizioni e competenze. Già in questi mesi ho apprezzato un sacco di italiani, francesi, tedeschi e americani discutere con interesse nella consapevolezza di avere un destino in comune: io sono qui per supportare, per far capire che Stellantis non esiste se non nelle persone che la compongono, e che potrà dare il massimo solo se ognuno singolarmente darà il massimo” continua il numero uno del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Psa.
La view degli analisti
Nel suo primo anno di vita, Stellantis vede un margine operativo adjusted al 5,5%-7,5% in assenza di lockdown significativi legati al Covid-19. I risultati 2020, presentati separatamente per Fca e Psa, “dimostrano la solidità finanziaria di Stellantis, che nasce dall’unione di due gruppi sani e forti. Stellantis debutta posizionandosi in alto ed è pienamente concentrata sul raggiungimento delle sinergie preannunciate”, ha sottolineato Tavares. E la guidance per il 2021 è migliore delle attese, coerente con il consensus come rende noto Equita.
Il fatturato crescerà del 12-19% su base annua a 150-160 miliardi di euro come indicato nella call da Tavares in linea con la stima di Equita a 147bn e coerente col consensus di Bloomberg a 152bn. L’EBIT adjusted segnerà circa +40% a 10 miliardi contro 8,5 miliardi della stima del broker ma coerente col consensus intorno a 10bn. Il CEO Tavares ha dichiarato che si tratta di una guidance che `bilancia rischi e opportunità`, tenendo conto delle diverse minacce (RM, chip shortage, forex e pandemia) e che `non può essere definita conservativa` (come spesso accaduto in passato). Secondo Equita l’attuale visibilità permetta a Stellantis di raggiungere la fascia medio/bassa della guidance e come conseguenza alzano leggermente le stime 2021-22 (vendite +1%, adj. EBIT e adj. net profit +2%) e target +2% a 19 euro.
Tra gli analisti predomina l’ottimismo. La più positiva è UBS che apprezza i conti 2020 e la guidance confermando buy sul titolo con target a 21 euro, ossia oltre il 55% sopra i livelli attuali.
Rivisto al rialzo il target price da parte di Banca Akros (da 17,40 a 18,40 euro con rating buy). Akros sottolinea come l’azione scambi a circa 6,8 volte l’eps 2021 e a circa 5,2 volte l’eps 2022 rispetto ai competitor che scambiano a 9 e a 7,4 volte l’eps 2022. Lo sconto è quindi del 26/29%.