Stati Uniti: nuove richieste di sussidio, la media mobile scende ai minimi da oltre quarant’anni
Minimi da oltre quarant’anni per la media mobile a quattro settimane che misura l’andamento delle nuove richieste di sussidio statunitensi. Nuovo segnale di forza del mercato del mercato del lavoro della prima economia che nonostante un outlook globale incerto ha visto la media delle ultime quattro rilevazioni scendere di 2 mila unità a 263.250, il livello minore dal dicembre del 1973. La media mobile rappresenta un indicatore particolarmente affidabile poiché tende a ridurre l’incertezza legata alle rilevazioni settimanali. Quasi quarantadue anni fa, con una popolazione di circa 211 milioni di abitanti (oggi sono circa 100 milioni in più) la media mobile si era attestata a 256.750 unità.
Secondo i numeri diffusi dal Dipartimento del lavoro, nella settimana al 17 ottobre le nuove richieste di sussidio di disoccupazione si sono attestate a 259 mila unità, in leggero rialzo rispetto alle 256 mila della settimana precedente ma al di sotto delle 265 mila unità stimate dagli analisti. Il risultato non si discosta troppo dalle 255 mila unità dello scorso 23 luglio, il livello più basso dal 1973. È da inizio marzo che il dato settimanale si attesta al di sotto della fatidica soglia delle 300 mila unità. Il totale delle persone che riceve il sussidio al 10 ottobre è salito di 6 mila a 2,17 milioni confermandosi ai minimi dal novembre del 2000.
Ai livelli attuali, il calo delle richieste di sussidio e il basso numero di licenziamenti certificano l’ottimo momento del mercato del lavoro (tasso di disoccupazione al 5,1%) nonostante il recente rallentamento registrato dal saldo delle buste paga (scese nelle ultime due letture sotto quota 200 mila unità). Alla luce dei dati diffusi oggi, le non-farm payrolls (il saldo delle buste paga nei settori non agricoli) dovrebbero tornare a mostrare a mostrare i muscoli nel report relativo il mese corrente (la media mobile a quattro settimane è scesa di 9.250 unità tra settembre e ottobre).
Con il mercato del lavoro che non desta preoccupazioni, l’unica fonte di tensione per la Banca centrale è rappresentata dall’inflazione. Il board della Federal Reserve si riunirà il prossimo 27-28 ottobre per decidere la politica monetaria delle successive sei settimane. Nel prossimo meeting il tasso sui Fed Funds è visto stabile ai minimi storici, appare più probabile una stretta a dicembre.