Notizie Dati Macroeconomici Italia: Confcommercio, torna a crescere la capacità di spesa delle famiglie. In un anno recuperati 134 euro di reddito reale disponibile

Italia: Confcommercio, torna a crescere la capacità di spesa delle famiglie. In un anno recuperati 134 euro di reddito reale disponibile

22 Ottobre 2015 11:24

Per la prima volta, dall’inizio della crisi, nell’ultimo anno la quota di famiglie italiane che ha aumentato la propria capacità di spesa è superiore a quella delle famiglie che l’hanno invece ridotta (25,6% contro 21,3%). È quanto emerge dal rapporto Confcommercio-Censis “Consumi, clima di fiducia e prospettive economiche”. “Si tratta di un dato -riporta la studio- che segna una forte discontinuità, basti pensare che nel 2013 il 69,3% delle famiglie aveva dichiarato che la propria capacità di spesa si era ridotta”.

Nel secondo trimestre del 2015 le famiglie italiane hanno registrato un incremento del reddito reale disponibile rispetto a un anno prima. “Abbiamo recuperato 134 euro, cioè 11,2 euro al mese; poco, ma le famiglie se ne sono accorte!!”, si legge nelle slide di presentazione dello studio.  Desta comunque preoccupazione il fatto “che continui a crescere, sfiorando ormai il 20% del totale, il numero di famiglie che non riescono a coprire tutte le spese con il proprio reddito”.

Prospettive positive per i prossimi mesi
“Rispetto a redditi e consumi, la quota di famiglie che ritiene che aumenteranno è superiore a quella delle famiglie che pensano invece che saranno costrette a ridurli”. Si tratta di indicazioni confermate “dalle previsioni di acquisto per l’anno prossimo di alcune tipologie di beni durevoli (quelli maggiormente penalizzati durante gli anni delle crisi) che vedono una vera e propria ‘impennata’ per auto, mobili, elettrodomestici”.

Migliora il clima complessivo di fiducia delle famiglie verso il futuro: gli ottimisti sfiorano il 40% del totale, circa 10 punti percentuali in più rispetto a 2 anni fa (pessimisti al 22,4%, il doppio due anni fa). “Guardando all’andamento del ‘sentiment’ verso il futuro in serie storica, se è vero che sono passati ormai circa due anni da quando il numero di ottimisti ha superato quello dei pessimisti, è solo dal 2015 che le due curve cominciano a divergere in misura significativa”.