Spread tenta discesa sotto 300pb, rally delle banche
Prosegue anche oggi la discesa dello spread, che in avvio è anche sceso sotto il muro dei 300 pb tentando di inanellare la terza seduta consecutiva in contrazione. Il rendimento del Btp decennale, arrivato al 3,37%, sui minimi a oltre due settimane.
Effetto spread che si fa sentire anche suy Piazza Affari. L'indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,76% a 18.744 punti. A trarne vantaggio sono in primo luogo le banche. Banco Bpm (+3,25% a 1,95 euro) in particolare continua il rally dei giorni scorsi agevolato anche dal ritorno di rumor circa una possibile aggregazione con Cattolica. In forze anche le altre banche con +2,35% Unicredit e +1,39% Intesa Sanpaolo.
A dare fiato al rally dei Btp, che sembrano avere archiviato la delusione del flop del BTP Italia, sono i segnali di distensione tra Italia e Ue. Il vice premier Luigi Di Maio ha detto "Vogliamo il dialogo con l'Unione europea, non la guerra". Il leader pentastellato, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, ha tuttavia ribadito che non ci sarà alcun dietrofront sulle riforme considerate chiave. "E' normale che in questi giorni, in attesa della decisione europea, ci fosse grande preoccupazione sui mercati. Adesso c'è un punto di partenza chiaro, la procedura è avviata, lo spread comincia a scendere", ha spiegato Di Maio.
Effetto spread che si fa sentire anche suy Piazza Affari. L'indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,76% a 18.744 punti. A trarne vantaggio sono in primo luogo le banche. Banco Bpm (+3,25% a 1,95 euro) in particolare continua il rally dei giorni scorsi agevolato anche dal ritorno di rumor circa una possibile aggregazione con Cattolica. In forze anche le altre banche con +2,35% Unicredit e +1,39% Intesa Sanpaolo.
A dare fiato al rally dei Btp, che sembrano avere archiviato la delusione del flop del BTP Italia, sono i segnali di distensione tra Italia e Ue. Il vice premier Luigi Di Maio ha detto "Vogliamo il dialogo con l'Unione europea, non la guerra". Il leader pentastellato, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, ha tuttavia ribadito che non ci sarà alcun dietrofront sulle riforme considerate chiave. "E' normale che in questi giorni, in attesa della decisione europea, ci fosse grande preoccupazione sui mercati. Adesso c'è un punto di partenza chiaro, la procedura è avviata, lo spread comincia a scendere", ha spiegato Di Maio.