Cresce l’attesa per l’Eurogruppo: diversi i temi caldi sul piatto
La settimana prende il via con un importante appuntamento: l’Eurogruppo che si riunirà oggi a partire dalle 17 a Bruxelles. Diversi i temi, vecchi e nuovi, sul tavolo dei ministri delle Finanza della zona euro. Un meeting molto atteso, ma che secondo gli esperti non sarà un “decisivo”. Da monitorare anche l’intervento di Mario Draghi a meno di una settimana dal taglio del costo del denaro allo 0,75%. Solo qualche ora prima dell’avvio dei lavori dell’Eurogruppo si terrà, a partire dalle 14.30, l’audizione del numero uno della Bce in commissione Affari economici del Parlamento europeo, sempre a Bruxelles.
Quando sono trascorsi dieci giorni esatti dal vertice europeo del 28 e 29 giugno i leader dei 17 Paesi dell’Eurozona sono nuovamente chiamati a sciogliere diversi nodi. In primis si concentreranno sulle modalità di applicazione dei nuovi meccanismi anti crisi, tra cui lo scudo anti-spread e la ricapitalizzazione diretta delle banche. Ma non solo, i ministri del Tesoro dell’area euro esamineranno il delicato tema della ricapitalizzazione delle banche spagnole. In molti scommettono che difficilmente si raggiungerà un accordo definito su questo fronte. Probabilmente servirà un altro incontro prima della pausa estiva, quello atteso per il 20 luglio, per definire tutti i dettagli e in particolare per conoscere l’ammontare complessivo degli aiuti.
Tra i punti critici c’è anche quello delle nomine: quella alla presidenza dell’Eurogruppo stesso, del board della Banca centrale europea (Bce) e dei vertici del fondo salva stati Esm. Stando alle indiscrezioni che circolano da giorni alla guida dell’Eurogruppo dovrebbe essere confermato fino a fine anno l’attuale presidente Jean-Claude Juncker (il suo mandato scadrà il prossimo 16 luglio). Per quanto riguarda le nomine all’Eurotower si tratta si sostituire lo spagnolo José Manuel Gonzales-Paramo. Tra i possibili candidati, secondo quanto riportato dalla stampa, spiccano i nomi del connazionale Antonio Sainz de Vicuna, del lussemburghese Yves mersch (nomina sostenuta da Juncker) e infine lo sloveno Mitja Gaspari.
Sempre oggi i ministri europei delle Finanze (per l’Italia ci sarà il premier Mario Monti) dovrebbero occuparsi della situazione di Cipro e di Atene. L’Eurogruppo sarà chiamato a verificare la messa a punto del programma d’austerità, con il nuovo ministro delle Finanze ellenico, Yannis Stournaras, che discuterà delle priorità politiche del nuovo Governo. Un importante banco di prova per il nuovo esecutivo guidato da Samaras: al momento il tema principale di discussione è se verrà concesso o meno più tempo alla Grecia per ridurre il deficit. Fino a questo momento la Troika (Ue/Bce e Fmi) non è sembrata così propensa a posticipare.
Ancora una volta la politica sarà in primo piano questa settimana. Lunedì si inizia dunque con l’Eurogruppo, mentre martedì sarà la volta della Corte costituzionale tedesca, chiamata a pronunciarsi sul fiscal compact e sul meccanismo europeo di stabilità (Esm). “Dall’Eurogruppo del 9 luglio ci attendiamo maggiori dettagli sul salvataggio spagnolo – rimarcano gli analisti di Credit Suisse – Inoltre potrebbero essere diffuse ulteriori informazioni sull’attuazione delle decisioni prese nell’ultimo summit europeo”. Il giorno successivo, martedì 10 luglio, la Corte costituzionale teutonica deciderà sulla costituzionalità dell’Esm. Secondo Credit Suisse si tratta di un ‘risk event’ dato che “una pronuncia di incostituzionalità potrebbe bloccare l’Esm, lasciando l’area euro senza un significativo fondo di salvataggio”.
Evaporato l’ottimismo post meeting del 29 giugno scorso, l’Europa e i mercati finanziari si ritrovano a confrontarsi con i problemi di sempre: come mettere in sicurezza i bilanci degli Stati del Vecchio Continente e assicurare una fase di crescita? Su quali mezzi contare ora che anche la Bce ha mostrato i suoi limiti? Questi i quesiti che si pongono gli esperti di Cmc Markets. “In attesa che i parlamenti nazionali autorizzino l’utilizzo del fondo ESM e che i Paesi nordici la smettano di minacciare un’uscita dall’Eurozona – commentano gli analisti – si attendono in giornata comunicazioni implementative in arrivo dal vertice Ecofin ( soprattutto per quanto riguarda gli accordi per il salvataggio delle banche spagnole)”.