S&P vede grigio per gli Usa: ci sarà forte ridimensionamento piani pro-crescita di Trump
Il fallimento del piano repubblicano di abrogare e sostituire l’Obamacare rischia di costringere l’amministrazione Trump a rivedere non di poco i propri piani pro-crescita. S&P Global Ratings ritiene infatti che i fallimenti degli scorsi mesi sul fronte della riforma della sanità avranno non poche ripercussioni sul programma economico prospettato da Donald Trump e quindi mettere in atto i piani pro-crescita promessi risulta adesso molto difficile.
Addio piano infrastrutture e riforma fiscale sarà in tono minore
“Non crediamo più che il governo federale sarà in grado di far passare anche un piccolo pacchetto di spesa infrastrutturale, molto meno dei 1.000 miliardi di dollari suggeriti dalla Casa Bianca”, taglia corto Beth Ann Bovino, capo economista Us di S&P.
E’ invece ancora atteso un taglio delle tasse, ma piccolo, dell’ammontare di 500 miliardi di dollari, piuttosto che una vera riforma fiscale. Pacchetto fiscale per il quale bisognerà attendere l’inizio del prossimo anno come approccio alle elezioni di medio termine. S&P ritiene che per rendere la riforma fiscale efficace è necessario un supporto bipartisan.
Economia pagherà anche misure contro immigrazione
“Con la crescita economica statunitense bloccata intorno al 2% e con i baby boomers in pensione – prosegue Bovino – i piani dell’amministrazione Trump per ridurre l’immigrazione probabilmente metteranno gli Stati Uniti in rotta per tassi più lenti di crescita economica”.
S&P stima che il periodo di espansione in corso, che dura da 9 anni – la terza più lunga striscia espansiva dalla Seconda guerra mondiale – continui nel 2018 seppure a un ritmo modesto.