S&P: Italia a crescita zero nel 2014, dubbi sulla ripresa dell’Eurozona
Nessuna crescita quest’anno per l’Italia. E’ la previsione di Standard & Poor’s che ha ridotto le stime sul Pil italiano per il 2014 da +0,5% a crescita zero. La scure dell’agenzia di rating si è abbattuta anche sul Pil di Francia (a +0,5% da +0,7%) e Olanda (a +0,8% da +1%). Confermata invece la crescita prevista per Germania (+1,8%), Spagna (+1,3%) e Belgio (+1,1%). Standard & Poor’s ha fatto sapere che gli ultimi risultati hanno gettato ombre sulla ripresa dell’Eurozona, evidenziando condizioni economiche fragili anche se iniziano ad emergere segnali positivi.
La debolezza dell’Eurozona, a detta dell’agenzia statunitense, si basa soprattutto su tre fattori: una crescita modesta degli scambi mondiali, scarsi investimenti da parte delle aziende e le maggiori sofferenze dell’Italia. Standard & Poor’s taglia anche le stime sull’impatto che avrà il bonus da 80 euro del governo Renzi sul Pil italiano. Impatto che sarà solamente dello 0,1% contro lo 0,3% indicato in precedenza.
A pesare sulla ripresa del Belpaese, oltre al rallentamento delle esportazioni, vi sono anche i ritardi nelle riforme strutturali che bloccano gli investimenti. Per sostenere la crescita a livello europeo, a detta di Standard & Poor’s, la Bce potrebbe alla fine annunciare un quantitative easing per sostenere la fragile ripresa.