S&P dice junk, il rublo torna a soffrire
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Standard & Poor’s ha abbassato di un gradino il merito di credito sul debito russo a BB+ da BBB- con outlook negativo e possibilità di ulteriore abbassamento del rating nei prossimi 12 mesi. L’effetto combinato di sanzioni economiche e tracollo del greggio si rifletterà, secondo S&P, in una crescita annuale del Pil di solo lo 0,5% tra il 2015 e il 2018 rispetto al +,4% dei 4 anni precedenti. Per quest’ano le previsioni degli analisti sono di un calo del 3,5% del Pil russo.
Poco spazio di manovra per Mosca
A non convincere Standard & Poor’s è soprattutto la limitata flessibilità in mano alla Banca centrale russa. Lo scorso 16 dicembre l’istituto centrale moscovita ha aumentato del tasso di interesse di riferimento dal 10,5 al 17 per cento, il più corposo rialzo dei tassi dal 1998. S&P ritiene possibile un nuovo abbassamento del rating sulla Russia nel corso dei prossimi 12 mesi se le condizioni economiche si deterioreranno ulteriormente.