S&P: aumento tassi darà spinta a utili delle banche europee
Un aumento dei tassi della Banca centrale europea potrebbe dare una spinta alla redditività per le banche della zona euro. Questo è ciò che emerge dal rapporto pubblicato oggi da S&P Global Ratings, secondo cui se i tassi a breve termine diventeranno positivi, il freno dei depositi minimi scomparirà, a vantaggio molto probabilmente delle banche retail.
Gli economisti della banca d’investimento riconoscono che la Bce potrebbe iniziare a preparare i mercati per la normalizzazione della politica monetaria già da marzo 2022, e "l’analisi di sensitività rileva che un aumento del tasso di 100 punti base aumenterebbe il reddito da interessi netto annuo del settore del 7%-10%". Come prosegue Nicolas Charnay, analista del credito di S&P Global Ratings, "Quando i tassi aumenteranno: anche gli utili delle banche dell'Eurozona, specialmente per la vendita al dettaglio."
Secondo gli analisti, la Bce aumenterà molto probabilmente i tassi ufficiali solo dopo aver gradualmente eliminato gli acquisti netti di attività, il che significa non prima di dicembre 2022. Inoltre, c’è da considerare che il continuo aumento dell’inflazione potrebbe complicare ulteriormente il controllo dei costi.
Gli economisti della banca d’investimento riconoscono che la Bce potrebbe iniziare a preparare i mercati per la normalizzazione della politica monetaria già da marzo 2022, e "l’analisi di sensitività rileva che un aumento del tasso di 100 punti base aumenterebbe il reddito da interessi netto annuo del settore del 7%-10%". Come prosegue Nicolas Charnay, analista del credito di S&P Global Ratings, "Quando i tassi aumenteranno: anche gli utili delle banche dell'Eurozona, specialmente per la vendita al dettaglio."
Secondo gli analisti, la Bce aumenterà molto probabilmente i tassi ufficiali solo dopo aver gradualmente eliminato gli acquisti netti di attività, il che significa non prima di dicembre 2022. Inoltre, c’è da considerare che il continuo aumento dell’inflazione potrebbe complicare ulteriormente il controllo dei costi.