Notizie Notizie Italia I soci di Bpi si schierano contro Fiorani

I soci di Bpi si schierano contro Fiorani

11 Giugno 2007 07:11

Banca Popolare Italiana (Bpi) è ufficialmente pronta a voltare pagina. E questa volontà è stata espressa nell’ultima assemblea – prima della celebrazione del matrimonio con Banca Popolare di Verona e Novara (Bpnv) – e prima, dunque, di lasciare spazio alla nuova reltà bancaria nata dalla fusione dei due istituti: Banco Popolare. L’assemblea ordinaria dei soci dell’ex Lodi, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato a larga maggioranza (circa due terzi), l’azione sociale di responsabilità nei confronti dell’ex amministratore delegato Giampiero Fiorani e di altri sei dipendenti di Bpi, fra ex amministratori e sindaci, per la vicenda legata all’affare Antonveneta, scoppiata circa due anni fa. All’assemblea, che si è tenuta sabato 9 maggio, hanno partecipato oltre mille soci, e tra le file degli instancabili sostenitori dell’ex numero uno di Bpi non sono mancati la moglie e il figlio del banchiere.


Un’azione che si attendeva da tempo e la decisione dell’assemblea è stata portata avanti sulla base delle inchieste della procura di Milano che da tempo indaga sul caso del fallimento della scalata ad Antonveneta da parte dell’istituto lodigiano.

E se il procedimento è in attesa di presentazione delle richieste di rinvio a giudizio per le accuse di associazione a delinquere, aggiotaggio, insider trading, ostacolo all’organo di vigilanza, abuso di informazioni privilegiate e appropriazione indebita, i riflettori sono ancora una volta puntati sul protagonista indiscusso della vicenda: Giampiero Fiorani.
Dopo aver preso atto della situazione e del coinvolgimento di Fiorani il consiglio di amministrazione di Bpi ha deciso di procedere, motivando così la sua azione: “I recenti comportamenti dell’ex amministratore delegato – si legge in una relazione diramata e diffusa della istituto – hanno indotto Bpi a reagire con un’immediata iniziativa giudiziaria, che ha portato al sequestro dei beni a lui personalmente riferibili e hanno anche rafforzato il cda nella sua determinazione di assumere iniziative risarcitorie nei confronti dei responsabili delle gravi forme di depauperamento aziendale”.

 

Primi minuti di contrattazioni in territorio positivo per Banca Popolare Italiana a Piazza Affari. Il titolo dell’ex Lodi sta, infatti, guadagnando lo 0,98% a 11,07 euro per azione.