Singapore si candida al titolo di economia numero uno al mondo: crescita 2010 prevista al 15%

Quelli attesi per Singapore sono livelli di crescita che non possono essere vantati nemmeno dal vicino gigante cinese o dall’economia del subcontinente indiano: il Fondo monetario internazionale stima infatti per Cina e India un tasso di espansione rispettivamente del 10,5 e del 9,4% nel 2010. Il traino esercitato dall’economia cinese è tuttavia evidente. Anche l’Australia, che con i suoi giacimenti minerari soddisfa la fame di materie prime della Cina, ha recentemente rivisto al rialzo, dal 2 al 2,25%, le previsioni di crescita per l’esercizio finanziario 2009-2010.
Singapore invece, forte della sua posizione di centro finanziario e di fulcro della ricerca per il settore farmaceutico e dell’elettronica, è soprattutto un’economia aperta, punto di smistamento per gli scambi internazionali e fortemente influenzata dalla domanda estera. Tanto da soffrire più di altre nelle fasi di rallentamento, come nel 2009, quando l’economia si era contratta al tasso dell’1,3 per cento.
I dati annunciati oggi da Singapore sono ancora più stupefacenti se messi a confronto con le stime per Stati Uniti o Eurolandia, che l’Fmi vede in crescita nell’anno rispettivamente del 3,3% e dell’1 per percento, ossia cinque e quindici volte meno della città Stato.