Trimestrale record per Intel, battute le attese e ottimismo sul futuro
Utili boom per Intel nel secondo trimestre 2010. Il colosso americano dei semiconduttori ha battuto le attese del mercato registrando profitti per 2,89 miliardi di dollari (51 centesimi per azione) contro il rosso di 398 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In netta crescita (+34%) anche il giro d’affari, salito a 10,8 miliardi dai precedenti 8,02 miliardi. Stracciate quindi le previsioni degli analisti che indicavano un eps di 43 centesimi su ricavi per 10,25 miliardi di dollari.
E’ il miglior risultato trimestrale di sempre per la società di Santa Clara, trainato dalla “forte domanda dai clienti aziendali per i nostri microprocessori più avanzati”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Intel, Paul Otellini. E proprio il Ceo ha ricordato che si tratta “del miglior risultato trimestrale nei 42 anni di storia dell’azienda”.
E il futuro? Intel vede rosa visto che “la domanda non smetterà di crescere”, ha confermato Paul Otellini. Per il trimestre in corso, il gruppo statunitense si aspetta ricavi per 11,6 miliardi di dollari, mentre le previsioni degli analisti sono ferme a 10,92 miliardi. Tornando ai risultati del secondo trimestre, il margine lordo è salito al 67% dal precedente 50,8%. Una soglia che la società vuole mantenere anche nel periodo luglio-settembre, mentre per l’intero 2010 le aspettative dicono 66%.
La trimestrale record di Intel ha sostenuto gli acquisti sui titoli tecnologici della Borsa di Tokyo. L’indice di riferimento Nikkei ha chiuso in netto rialzo con un +2,71% a quota 9.795,24 punti. Anche sulle piazze finanziarie del Vecchio Continente sono le azioni del comparto tecnologico a fare la parte del leone: a Piazza Affari Stm svetta sul paniere principale con un rialzo del 3,26% a 6,96 euro, mentre a Francoforte Infineon balza di oltre 2 punti percentuali.
Infine, trimestrale migliore delle attese anche per Asml. Nel secondo trimestre 2010, il gruppo olandese di semiconduttori ha visto l’utile netto raggiungere quota 239 milioni di euro rispetto alla perdita netta di 104 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Battute le stime degli analisti ferme a 203 milioni. Migliore delle aspettative del mercato anche il giro d’affari che si è attestato a 1,07 miliardi di euro contro i precedenti 277 milioni dello stesso periodo.