Si tira, ancora, la cinghia in Italia: diminuisce il reddito delle famiglie, giù i consumi
Si tira, ancora, la cinghia in Italia. Le famiglie hanno visto diminuire il loro reddito del 2,6% nel corso del 2009. Un’indicazione che ha portato a una flessione del 2,5% del loro potere d’acquisto. Contenimento nei consumi sia in termini nominali (-1,9%) sia in termini di quantità (-1,8% dopo la riduzione di 0,8% dell’anno precedente) è stato la conseguenza logica al calo del reddito. E’ questa la fotografia, che lascia spazio ad interpretazioni, scattata dall’Istat.
Le famiglie del Belpaese non sono state in grado di mantenere invariata la loro capacità di risparmio, che si è assottigliata dello 0,7% scendendo all’11,1%. Si tratta del valore più basso dall’inizio degli anni Novanta. Ma non tutto è perduto. Secondo il rapporto Afo che contiene le previsioni dell’ufficio studi dell’Abi e dei centri di ricerca delle maggiori banche italiane l’economia italiana dovrebbe risollevarsi. E anche i consumi.
Gli economisti delle banche italiane hanno stimato che il Pil italiano dovrebbe crescere nei prossimi trimestri fino a registrare in media un +0,9% quest’anno. E allungare il passo nel prossimo biennio con un balzo del 1,2%. Nel triennio gli esperti hanno previsto uno scarto di crescita dell’Italia rispetto all’eurozona di circa mezzo punto percentuale.
Per l’eurozona si stima, infatti, un +1,2% quest’anno e un +1,3% per l’anno seguente. Ad ogni modo, tutto questo porterà a una ripresa dei consumi privati stimata nell’ordine dello 0,7% per il 2010 e 2011, che arriverà a scontare anche la crescita moderata del reddito disponibile reale.