Si sgonfiano Interpump e Banco BPM, stravolta la classifica YTD dei migliori titoli del Ftse Mib

Piazza Affari archivia una settimana senza scossoni nonostante movimenti marcati di diversi titoli complice soprattutto il tam tam dell’earning season. L’indice Ftse Mib oggi è salito dello 0,36% a quota 27.732 punti. In una giornata scarna di dati macro, ad eccezione della fiducia dell’Università del Michigan – scesa a sorpresa ai minimi a 10 anni complici i timori legati all’inflazione – a tenere banco a Piazza Affari sono ancora le trimestrali e il tonfo di Telecom Italia all’indomani del cda che non ha mostrato sviluppi su riassetto e rete unica. L’indagine dell’università del Michigan ha mostrato che i consumatori Usa si aspettano tassi di inflazione ancora più elevati, con la previsione a 12 mesi che sale al 4,9%. “Il sentiment dei consumatori è sceso all’inizio di novembre al livello più basso in un decennio a causa di un aumento del tasso di inflazione e della crescente convinzione tra i consumatori che non siano state ancora sviluppate politiche efficaci per ridurre i danni derivanti dall’aumento dell’inflazione”, ha affermato Richard Curtin, economista a capo del survey dell’Università del Michigan.
Top e flop di oggi
Tra le blue chip spicca oggi il rally di Azimut (+3,27% a 26,49 euro) balzata ai massimi dal 2015 all’indomani dei risultati trimestrali. Il gruppo italiano del risparmio gestito ha archiviato il terzo trimestre con profitti in crescita a 96,4 milioni, un risultato che sui nove mesi arriva tocca il record di 322,4 milioni (rispetto ai 230,2 milioni dei primi 9 mesi del 2020, raggiungendo la parte bassa della forchetta di utile netto prevista per l’intero 2021 (350-500 milioni di euro).
In prima fila anche Pirelli (+3,52%) in scia ai conti del terzo trimestre che hanno battuto le previsioni degli analisti a livello di utile.
Bene anche Atlantia (+1,65% a 17,28 euro) che ha archiviato i primi 9 mesi del 2021 con un utile netto di 1,3 miliardi di euro, che ha recepito la plusvalenza dalla cessione del 49% di Telepass per oltre 1 miliardo di euro e dividendi da partecipazioni per oltre 0,4 miliardi di euro. L’ebitda è stato pari a 2,9 miliardi di euro (+27%) e i ricavi sono stati pari a 4,6 miliardi di euro (+17%). L’outlook per il 2021 è migliorato, con un’attesa di 6 miliardi di euro di ricavi e 2,4 miliardi di euro di FFO. Ricavi a 4,6 miliardi di euro, in aumento del 17%.
Acquisti anche su Prysmian (+1,86% a 34,03 euro) che ha completato l’acquisizione di Omnisens, azienda leader nel settore delle soluzioni di monitoraggio in fibra ottica ad alte prestazioni per la sicurezza e l’efficienza di infrastrutture critiche, per 18,8 milioni di franchi.
In coda al Ftse Mib figura invece Telecom Italia (-2,2%), arrivata a cedere nel corso della seduta oltre il 4% sotto area 0,32 euro dopo che il cda di ieri, convocato su richiesta dei consiglieri che fanno capo al socio Vivendi, si è concluso senza nessuna accelerazione sul riassetto societario, rimandando tutto al nuovo business plan che verrà presentato a febbraio. La maggiore tlc italiana ha ribadito che non è in corso alcuna negoziazione relativa alla rete o altri asset strategici.
E della settimana. Stravolta la classifica YTD
Volgendo lo sguardo al bilancio dell’intera settimana, abbastanza interlocutoria dopo il rush della settimana iniziale di novembre. Spicca il corposo dietrofront di Telecom Italia con oltre -5% dopo l’euforia di inizio mese sui rumor di novità sul fronte rete unica che poi sono state disattese. Peggio ha fatto Interpump ritracciando dai top storici dopo l’arrivo dei conti trimestrali. Indietreggia anche Banco BPM (-4%). Interpump e Banco BPM avevano iniziato la settimana da best performer da inizio anno sul Ftse Mib. A fine settimana la graduatoria è stravolta con Banca Generali passata in testa con quasi +58%, seguita a ruota da CNH (+57%) forte dell’annuncio dello spin off e quotazione di Iveco. Terza posizione per Tenaris a +56%.
MIGLIORI
1 CNH INDUSTRIAL +5,5%
2 AZIMUT HOLDING +4,2%
3 BUZZI UNICEM +3,5%
4 DIASORIN +2,9%
5 PIRELLI & C. +2,8%
PEGGIORI
1 INTERPUMP -9,3%
2 TELECOM ITALIA -5,3%
3 BANCO BPM -4,0%
4 TENARIS -2,9%