Sharp smentisce voci di pesante perdite e taglio di 2.000 posti di lavoro
Sharp, il gruppo giapponese dell'elettronica, ha smentito attraverso una nota stampa diffusa questa mattina le indiscrezioni riguardanti una perdita netta e il taglio di 2.000 posti di lavoro, definendole al momento infondate. Venerdì scorso il quotidiano nipponico Mainichi Shimbun aveva anticipato che Sharp avrebbe registrato un rosso di circa 250 miliardi di yen (circa 2 miliardi di euro) per l'esercizio 2015/2016, che si è chiuso lo scorso 31 marzo. "Stiamo calcolando l'impatto delle spese di ristrutturazione sul risultato netto e non siamo ancora in grado di anticipare le cifre", ha risposto Sharp.
Il giornale Asahi Shimbun aveva invece avanzato l'ipotesi di una riduzione di 2.000 posti di lavoro. "E' inesatto affermare che abbiamo preso questa decisione, anche se stiamo studiando diverse disposizioni per ridurre le spese fisse", ha precisato Sharp, aggiungendo "per il momento". Intanto l'azione è stato oggetto di vendite: sulla Borsa di Tokyo ha segnato un ribasso di oltre 5 punti percentuali.
Il giornale Asahi Shimbun aveva invece avanzato l'ipotesi di una riduzione di 2.000 posti di lavoro. "E' inesatto affermare che abbiamo preso questa decisione, anche se stiamo studiando diverse disposizioni per ridurre le spese fisse", ha precisato Sharp, aggiungendo "per il momento". Intanto l'azione è stato oggetto di vendite: sulla Borsa di Tokyo ha segnato un ribasso di oltre 5 punti percentuali.