Shanghai prepara il lancio di un proprio ETF sull’oro

Nonostante i deflussi registrati a inizio anno, ETF sull’oro continuano a essere una soluzione privilegiata per mettere in portafoglio un gruzzolo di lingotti d’oro. Negli ultimi giorni importanti novità sono arrivate dalla Cina, secondo consumatore al mondo di oro e divenuta leader mondiale per investimenti nel metallo giallo. Lo Shanghai Gold Exchange (SGE) ha infatti annunciato che sta studiando il lancio in Cina del primo ETF domestico legato all’oro. Wang Zhe, presidente dello SGE, ha dichiarato sabato scorso che “ci sono alcune complessità, ma stiamo lavorando con le autorità di regolamentazione anche se ancora non è ancora stata fissata una tempistica precisa”. Nodo principale è il fatto che la banca centrale si occupa della supervisione delle attività di commercio sull’oro, mentre la China Securities Regulatory Commission è responsabile del controllo degli ETF. Wang ha sottolineato che si sta comunque cercando una soluzione condivisa che permetta il lancio di ETF sull’oro.
L’annuncio segue di pochi giorni l’apertura dell’Hong Kong Mercantile Exchange che offre la negoziazione di contratti futures in dollari Usa sull’oro, a cui faranno seguito contratti sulle altre principali materie prime. Inoltre, rimanendo nell’ambito dei metalli preziosi, lo Shanghai Futures Echange ha fatto sapere che entro fine anno proporrà dei futures sull’argento. .
Il boom della domanda di oro da parte degli investitori cinesi
La Cina è il maggior produttore mondiale di oro e numero due, dietro l’India, per quanto concerne i consumi. I consumi da parte della Cina risultano in ascesa del 47% nel trimestre, e secondo le previsioni de WGC il raddoppio della domanda cinese di oro arriverà prima del 2020 precedentemente pronosticato. Ma a destare maggiore scalpore è il boom degli investimenti in oro da parte della Cina che risultano più che raddoppiati in un anno a 90,9 tonnellate. In Cina è diventato relativamente facile investire in lingotti e monete d’oro, mentre non c’è ancora una via di accesso diretta a ETF sull’oro fisico. Per gli investitori più facoltosi è presente il Lion Fund Management che lo scorso anno ha iniziato la raccolta di capitali in Cina con la licenza di investire in ETF sull’oro come lo SPDR Gold Trust, il più grande ETF al mondo che investe in oro fisico.
Soros volta le spalle all’oro ma non alle società aurifere
ETF sull’oro e altri prodotti simili hanno registrato nel primo trimestre 2011 deflussi netti pari a 56 tonnellate (2,5 miliardi di dollari), con uscite concentrate soprattutto a gennaio. I dati diffusi dal World Gold Council evidenziano che, nonostante i deflussi, il volume di oro detenuto da ETF a livello globale risulta superiore a 2.100 tonnellate, pari a più di 95 miliardi di dollari.
Nello stesso periodo George Soros, uno dei più importanti investitori professionali al mondo, ha ceduto il 99% delle quote detenute nello Spdr Gold Trust (passate da 4,72 milioni a poco più di 49.000). Soros ha però mantenuto le proprie posizioni su società del settore aurifero come Barrick Gold, Goldcorp, etc.). Non ha invece ridotto le sue posizioni sull’oro John Paulson che ha mantenuto inalterato il proprio investimento sullo SPDR Gold Trust, di cui risulta il maggiore investitore.