Sgambetto al dollaro dai sussidi Usa, euro torna in area 1,29 $
Le deboli indicazioni arrivate oggi da oltreoceano si fanno sentire sul mercato valutario con il ritracciamento del dollaro rispetto alle altre principali valute dopo l’intonazione positiva mostrata nella prima parte di giornata. Il cross euro/dollaro si è velocemente riportato sopra quota 1,29 dollari dai minimi a 1,2846 toccati in mattinata. Ripiegamento anche per il cross dollaro/yen a quota 102,3.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione nella settimana all’11 maggio sono salite a quota 360 mila unità dalle 328 mila della settimana precedente (dato rivisto da 323 mila). Gli analisti si attendevano un dato a 330 mila unità. Si tratta del livello più alto a sei settimane. Tra i dati usciti prima dell’avvio di Wall Street spicca anche il forte callo dell’avvio di nuovi cantieri edilizi, pari a soli 853mila ad aprile rispetto alle 1,02 milioni di unità del mese precedente (consensus era 970mila). In rialzo del 14,3% invece i permessi edilizi sempre relativi ad aprile. Continuano intanto ad affievolirsi le pressioni inflattive con l’indice cpi che ad aprile segna un -0,4% con un progresso tendenziale dell’1,1% rispetto al +1,3% precedente.
Tra le altre valute da segnalare il movimento della corona svedese che quest’oggi si è portata ai minimi 2013 rispetto al biglietto verde con cross US$/sek arrivato a un soffio da quota 6,7 (6,6991) per poi ritracciare nell’ultima ora complici i deboli dati statunitensi che hanno riportato gli acquisti sulle valute rifugio.
La discesa della divisa scandinava sull’onda del risk-on sui mercati, ha trovato sponda anche nelle parole del primo ministro svedese, Fredrik Reinfeldt, che ha sottolineato come il Paese abbia bisogno di politiche atte a mantenere i tassi di interesse bassi e limitare i danni che la forza della corona svedese stanno causando alle società esportatrici.