Settore oil: Credit Suisse vede aspetti di debolezza, Total bocciata a underperform
I big petroliferi europei non accendono l'entusiasmo degli analisti di Credit Suisse che vedono possibilità di sofferenze future derivanti da margini di raffinazione più deboli, da un nuovo regime impositivo in Gran Bretagna e da più bassi profitti sul gas naturale liquefatto. Tra i singoli nomi, è Total a essere la più penalizzata. Il broker svizzero ha abbassato il giudizio sul gruppo petrolifero francese a underperform dal precedente neutral, mentre il target price è stato ridotto a 46,5 euro dai precedenti 49. "La nostra maggiore preoccupazione è la sua posizione nel ciclo dell'investimento", spiegano gli analisti nel report diffuso oggi, precisando: "Crediamo che Total stia per iniziare una lunga fase di forti investimenti che comprimerà il suo free cash flow per almeno quattro anni". Inoltre l'azione, secondo Credit Suisse, non è conveniente, in quanto scambia a premio del 5% rispetto ai concorrenti. Nel panorama europeo, i preferiti della casa d'affari svizzera rimangono l'olandese Shell e l'inglese Bp. Un catalizzatore positivo per il titolo Total potrebbe essere la trimestrale, che verrà diffusa il prossimo 29 aprile.