Settore media in fermento: ancora euforia su TI Media, Sky Italia dice addio al beauty contest

Il settore media italiano è in fermento. Due i nomi che hanno riacceso l’interesse degli investitori per il comparto: Sky Italia e Telecom Italia Media. La società del gruppo di Rupert Murdoch, con una mossa a sorpresa, ha ritirato la sua candidatura dal “beauty contest” per l’assegnazione delle frequenze digitali nazionali. La decisione è stata motivata da Sky per “i tempi poco chiari e le regole discutibili” del concorso di bellezza, ideato dall’ex ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani. Sky ha sottolineato che i tempi molto lunghi sono diventati incompatibili con l’esigenza di pianificare con certezza gli investimenti necessari nel caso di un’ipotetica assegnazione.
La forma scelta dallo scorso esecutivo è abbastanza particolare: il cosiddetto “beauty contest” e non un’asta competitiva, che avrebbe portato un bel po’ di soldi nelle casse dello Stato. I concorrenti a cui assegnare le frequenze digitali dovrebbero essere selezionati attraverso una valutazione qualitativa. Valutazione che terrà conto soprattutto della solidità economica e finanziaria dei gruppi in gara e delle loro strutture tecnico-organizzative. In sostanza Mediaset e Rai sono in prima fila per l’assegnazione di un multiplex.
Il ritiro di Sky, secondo Equita, “potrebbe essere legato al cambiamento dello scenario politico che potrebbe favorire: la ripetizione del beauty contest con regole diverse da quelle attuali e il rafforzamento di Sky Italia sulla televisione free-to-air”. Se questa visione fosse confermata, la sim milanese ipotizza un peggioramento dello scenario competitivo per Mediaset, “mentre aumenterebbe l’appeal speculativo su Telecom Italia Media e la possibilità da parte del gruppo L’Espresso di valorizzare i propri multiplex”.
Il mercato sembra sposare questa lettura: Mediaset, infatti, a Piazza Affari mostra una flessione dello 0,85% a 2,174 euro. Ancora euforia invece sul titolo Telecom Italia Media: dopo aver guadagnato ieri oltre 5 punti percentuali, questa mattina mostra un balzo del 6,25% a 0,17 euro. Gli investitori fiutano l’ingresso di un partner industriale nel capitale del gruppo che controlla La7, visto che da tempo Mediobanca, su mandato di Telecom Italia, sta cercando un socio che possa rilevare fino al 40% della controllata attiva nel settore media.
Ad infiammare le quotazioni le dichiarazioni di De Benedetti martedì sera alla trasmissione “Otto e mezzo”. L’azionista di riferimento del gruppo L’Espresso si è detto interessato all’emittente televisiva di cui era ospite. Il quadro è fortemente incerto in quanto, come affermato dallo stesso De Benedetti, il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, non avrebbe alcuna intenzione di vendere l’asset televisivo. Nei dettagli, l’Ingegnere potrebbe utilizzare parte dei 560 milioni incassati dalla Fininvest di Berlusconi nell’ambito della sentenza Lodo Mondadori per acquistare La7. Si sfila invece Tarak Ben Ammar, che ha negato un suo coinvolgimento nell’operazione finalizzata all’ingresso di fondi del Qatar nel capitale di TI Media e la conseguente acquisizione del canale La7.