Il settore auto europeo precipita a novembre (-25,8%)
Mentre il comparto automobilistico americano rimane appeso a un filo dopo il “no” del Senato agli aiuti di Stato per i produttori statunitensi, anche dall’Europa non arrivano notizie rincuoranti. Per il settimo mese consecutivo è infatti crollato il mercato delle quattroruote continentale. Secondo quanto si apprende dai dati diffusi dall’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori europei, a novembre sono state immatricolate in Europa (Eu+Efta) 932.537 vetture, mettendo a segno una flessione del 25,8%. Sul banco degli imputati sale soprattutto la crisi finanziaria ed economica che continua a imperversare a livello globale.
Nell’Europa occidentale il calo conseguito è stato pari al 26%, con un totale di 854.698 vetture. A livello generale, la frenata ha riguardato tutti i Paesi ad eccezione della Finlandia, con una diminuzione che va dal -3,5% del Portogallo al tonfo -55,9% dell’Irlanda. Tra i maggiori mercati, La Spagna, con -49,6%, è il Paese più colpito dalla crisi, la seguono a ruota la Gran Bretagna (-36,8%) e l’Italia (-29,5%).
In un’industria automobilistica europea che va sempre peggio – per il settimo mese consecutivo il saldo immatricolazioni nel Vecchio continente è rosso – emerge, in particolare, dai dati diffusi questa mattina dall’Acea che il gruppo Fiat ha riportato a novembre una contrazione delle immatricolazioni pari al 23,8%, con una quota di mercato che passa dal 7,9% all’8,1% rispetto a dodici mesi fa. La quota è in calo rispetto all’8,3% di ottobre 2008.