Segnali di allarme anche da asta Btpei, impennata dei tassi. Caos politico alza febbre da spread a 230 pb (top dal 2013)
I mercati castigano ancora l’Italia con il ribaltone politico di ieri sera che non sta convincendo gli investitori che guardano soprattutto allo spettro di una maggiore affermazione delle forze populiste ed euroscettiche alle prossime elezioni che molto probabimente si terranno già a settembre.
Spread mai così in alto da fine 2013
Lo spread Btp-Bund è schizzato oltre i 230 punti (massimi da fine 2013) base dai 206 pb della chiusura di venerdì con un’escursione intraday del 25% circa considerando che in avvio di giornata era sceso repentinamente fino a un minimo a 189 pb accogliendo bene la svolta di ieri sera con lo stop di Mattarella al governo M5S-Lega e la convocazione di Carlo Cottarelli per la formazione di un governo di transizione. La rottura è arrivata sul nome di Paolo Savona, un economista critico della moneta unica, proposto dai due partiti come ministro dell’Economia.
Il rendimento del Btp decennale è balzato al 2,68%, mentre il biennale si è spinto fino a 0,728%.
Sull’azionario il Ftse Mib cede oltre il 2% dopo un avvio promettente a oltre +1,5%. Affondano le banche con una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso, anche per le big Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Esito dell’asta CTZ e Btpei, domani Bot e mercoledì BTP
Il Tesoro ha collocato oggi Ctz biennali per 1,75 mld (massimo della forchetta prevista) a un tasso dello 0,35% dal -0,275% dell’asta dei titoli analoghi tenuta ad aprile. Collocati anche Btpei a 5 e 10 anni per 1,25 miliardi di euro: il rendimento medio di assegnazione del Btpei decennale è salito dallo 0,47% all’1,28%, mentre quello del quinquennale è passato dal -0,43% di marzo a -0,05%.
Domani il Tesoro replicherà con l’emissione di Bot a 6 mesi. Mercoledì 30 maggio chiusura con i Btp a 5 e 10 anni per un importo massimo complessivo di 4 miliardi di euro. Lo stesso giorno verranno emessi anche CCTeu per massimi 2 miliardi.
