Seduta positiva per Piazza Affari, acquisti su Buzzi ed Enel
Piazza Affari prosegue il rally di inizio ottava. L'indice Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,42% a 23.553,76 punti. L'ottimismo delle Borse è stato alimentato dagli spunti positivi sul fronte della guerra commerciale Usa-Cina. Il quotidiano cinese Global Times (tabloid prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese, il Quotidiano del Popolo) ha riportato che le controparti hanno raggiunto un accordo sulla "Fase 1" di una più ampia intesa commerciale, decidendo di ritirare alcuni dazi che sono stati imposti reciprocamente.
Tra i singoli titoli del Ftse Mib spicca in testa Buzzi (+2,8%) dopo che Kosmos Cement Company, partenariato con sede in Kentucky in cui una controllata di Buzzi detiene il 25% di partecipazione, ha sottoscritto un accordo vincolante riguardo la vendita di determinate attività a Eagle Materials per un corrispettivo di circa 665 milioni di dollari.
Acquisti anche su Enel (+0,9%) che ha presentato il nuovo piano al 2022 che indica 28,7 miliardi di euro di investimenti, pari a un incremento dell’11% rispetto al piano precedente, che porteranno a un Ebitda atteso di 20,1 miliardi nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi previsti nel 2019). L'utile netto ordinario per il 2022 è atteso a 6,1 miliardi di euro (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente, mentre per il 2020 è atteso con un utile di 5,4 miliardi.
Si sgonfia un po’ Prysmian (+0,2%) dopo il quasi +5% della vigilia dettato dall'annuncio che il collegamento Western Link, al centro di alcune criticità nell'ultimo anno e mezzo, è stato preso in consegna dal cliente National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission.
Vira in negativo Telecom Italia (-0,5%) che fallisce il tentativo di raggiungere i 60 centesimi, livello di resistenza importante per il titolo. Nelle scorse settimane il ceo di Tim, Luigi Gubitosi, ha confermato i target finanziari per il 2019 e ribadito che la riduzione dell’indebitamento (attualmente a 25 miliardi di euro) resta la priorità dell’azienda: Con il completamento delle operazioni su Inwit e della joint-venture con Santander il debito diminuirà di circa 3 miliardi. Inoltre, la diminuzione dei tassi di interesse consentirà a Telecom Italia di risparmiare oneri finanziari per oltre 100 milioni di euro.
Tra le banche segno più per Unicredit (-0,6%) che ieri ha corso con decisione sul newsflow legato alla Turchia. La banca di piazza Gae Aulenti ha confermato che, nell'ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koç Group in merito a una potenziale evoluzione dell'attuale joint venture in Turchia che riguarda la banca Yapi. Bene anche UBI Banca (+0,6%) che viaggia sui nuovi top 2019 in area 3,055 euro.
Debole anche Intesa Sanpaolo (-0,4%) che ha rispettato ampiamente il requisito patrimoniale fissato dalla Bce a partire dal 1° gennaio 2020 a livello consolidato. Il Common Equity Tier 1 ratio risulta infatti pari a 9,16% secondo i criteri transitori in vigore per il 2020 e a 9,35% secondo i criteri a regime.
Tra i singoli titoli del Ftse Mib spicca in testa Buzzi (+2,8%) dopo che Kosmos Cement Company, partenariato con sede in Kentucky in cui una controllata di Buzzi detiene il 25% di partecipazione, ha sottoscritto un accordo vincolante riguardo la vendita di determinate attività a Eagle Materials per un corrispettivo di circa 665 milioni di dollari.
Acquisti anche su Enel (+0,9%) che ha presentato il nuovo piano al 2022 che indica 28,7 miliardi di euro di investimenti, pari a un incremento dell’11% rispetto al piano precedente, che porteranno a un Ebitda atteso di 20,1 miliardi nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi previsti nel 2019). L'utile netto ordinario per il 2022 è atteso a 6,1 miliardi di euro (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente, mentre per il 2020 è atteso con un utile di 5,4 miliardi.
Si sgonfia un po’ Prysmian (+0,2%) dopo il quasi +5% della vigilia dettato dall'annuncio che il collegamento Western Link, al centro di alcune criticità nell'ultimo anno e mezzo, è stato preso in consegna dal cliente National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission.
Vira in negativo Telecom Italia (-0,5%) che fallisce il tentativo di raggiungere i 60 centesimi, livello di resistenza importante per il titolo. Nelle scorse settimane il ceo di Tim, Luigi Gubitosi, ha confermato i target finanziari per il 2019 e ribadito che la riduzione dell’indebitamento (attualmente a 25 miliardi di euro) resta la priorità dell’azienda: Con il completamento delle operazioni su Inwit e della joint-venture con Santander il debito diminuirà di circa 3 miliardi. Inoltre, la diminuzione dei tassi di interesse consentirà a Telecom Italia di risparmiare oneri finanziari per oltre 100 milioni di euro.
Tra le banche segno più per Unicredit (-0,6%) che ieri ha corso con decisione sul newsflow legato alla Turchia. La banca di piazza Gae Aulenti ha confermato che, nell'ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koç Group in merito a una potenziale evoluzione dell'attuale joint venture in Turchia che riguarda la banca Yapi. Bene anche UBI Banca (+0,6%) che viaggia sui nuovi top 2019 in area 3,055 euro.
Debole anche Intesa Sanpaolo (-0,4%) che ha rispettato ampiamente il requisito patrimoniale fissato dalla Bce a partire dal 1° gennaio 2020 a livello consolidato. Il Common Equity Tier 1 ratio risulta infatti pari a 9,16% secondo i criteri transitori in vigore per il 2020 e a 9,35% secondo i criteri a regime.