Seduta a due velocità per il biglietto verde
Dopo essersi riportato nel corso della seduta asiatica nei pressi dei minimi da oltre un mese in quota 82 punti, l’indice del dollaro nel pomeriggio è tornato a guadagnare terreno e in questo momento passa di mano a 82,205 punti, lo 0,2% in più rispetto al dato precedente.
Il miglioramento è riconducibile alle indicazioni in arrivo da Oltreoceano: a giugno le vendite di case nuove hanno evidenziato un incremento dell’8,3% portandosi a 497 mila. Si tratta del dato maggiore da oltre cinque anni, gli analisti avevano stimato un miglioramento più contenuto a 484 mila, che porta il saldo annuo a un ragguardevole +38,1%.
L’ennesima indicazione positiva in arrivo da Oltreoceano sta favorendo il biglietto verde perché incrementa le possibilità che la Banca centrale statunitense dia il la al “tapering”, il piano che prevede la progressiva riduzione del quantitative easing, già a partire dalla riunione in calendario per settembre. Secondo il consenso la prima sforbiciata potrebbe ridurre il QE di 20 miliardi di dollari mensili.
Il rafforzamento del biglietto verde è tanto più evidente negli incroci con il dollaro australiano e con la moneta nipponica che si portano rispettivamente a 0,9181 usd (-1%) e a 100,27 yen (+0,7%). L’aussie oggi paga pegno alla pubblicazione dell’indice relativo il manifatturiero del Dragone elaborato da Hsbc, passato a luglio (flash) da 48,2 a 47,7 punti (la Cina rappresenta il primo partner commerciale dell’Australia).
Il cambio con lo yen dopo due sedute all’insegna delle prese di beneficio è tornato a salire in scia del rafforzamento dell’Abenomics derivante dalla vittoria conseguita dalla coalizione guidata dal premier Abe alle elezioni della Camera alta di domenica scorsa.