Seduta all’insegna degli acquisti per pound e kiwi
Dati macro sostengono sterlina e dollaro neozelandese. Segno più per la moneta d’oltremanica che per la quarta seduta consecutiva guadagna terreno rispetto al biglietto verde spingendo il cable fino a 1,6646 dollari Usa. Ancora vendite sull’euro/sterlina che attualmente passa di mano nei pressi dei minimi da tre settimane a 82,66 centesimi.
Il pound capitalizza le indicazioni migliori del previsto arrivate dalle vendite al dettaglio che, attese in crescita di mezzo punto percentuale, il mese scorso hanno messo a segno un incremento dell’1,7% mensile. Nonostante le smentite, gli analisti sono convinti che il forte miglioramento registrato negli ultimi mesi dall’economia britannica spingerà la Bank of England a iniziare prima del previsto il processo di normalizzazione della politica monetaria.
Il ritorno verso la normalità è invece già iniziato in Nuova Zelanda dove lo scorso 13 marzo la Reserve bank of New Zealand ha rotto gli indugi incrementando, prima tra le maggiori banche centrali, il costo del denaro di 25 punti base al 2,75%. Secondo 11 dei 15 analisti contattati da Bloomberg il tasso benchmark nel corso del meeting della Rbnz in calendario ad aprile potrebbe essere portato al 3%.
In questo contesto oggi il kiwi (soprannome del dollaro neozelandese) ha capitalizzato l’incremento a 818 milioni registrato a febbraio dall’avanzo commerciale (consenso 600 milioni). Per la bilancia commerciale si tratta del surplus maggiore dall’aprile del 2011.
Nonostante sia stato definito “un po’ troppo alto” dal ministro delle finanze Bill English, il kiwi ha spinto il cambio con il biglietto verde fino a 86,85 usd, il livello maggiore dall’agosto del 2011. Da inizio anno la divisa neozelandese ha registrato la performance migliore tra le maggiori monete mettendo a segno un incremento di sei punti percentuali.