Seconda parte con il segno meno per le borse europee
Dopo una prima parte positiva in scia di indicazioni macroeconomiche migliori delle attese, nel pomeriggio l'azionario del vecchio continente è stato spinto al ribasso dall'apertura negativa di Wall Street.
A Londra il Ftse100 si è fermato a 7.099,15 punti, lo 0,27% in meno rispetto al dato precedente, mentre a Francoforte il Dax ha chiuso a 11.535,31, -1,25%. -0,75 per cento invece del Cac40 a 4.748,90 e -0,49% dell'Ibex a 9.315,20 punti.
Sul listino tedesco Deutsche Bank ha segnato un -1,18% nel giorno dell'annuncio che pagherà 629 milioni di dollari alle autorità statunitensi e britanniche per chiudere un'indagine su presunte violazioni delle normative contro il riciclaggio di denaro. Secondo indiscrezioni, Sanofi (-0,40%), Novo Nordisk (-1,24%) ed Eli Lilly sarebbero state citate in giudizio in relazione a una presunto cartello per fissare i prezzi.
Tra le indicazioni arrivate in mattinata, buone nuove per i Paesi aderenti la moneta unica sono arrivate dal calo della disoccupazione al 9,6%, dal +0,5% messo a segno dalla crescita economica del quarto trimestre e dal +1,8% dell'inflazione.
Nel pomeriggio è stata la volta dei dati statunitensi su prezzi delle abitazioni (+5,3% annuo), PMI Chicago (50,3 punti) e fiducia dei consumatori (111,8).
A Londra il Ftse100 si è fermato a 7.099,15 punti, lo 0,27% in meno rispetto al dato precedente, mentre a Francoforte il Dax ha chiuso a 11.535,31, -1,25%. -0,75 per cento invece del Cac40 a 4.748,90 e -0,49% dell'Ibex a 9.315,20 punti.
Sul listino tedesco Deutsche Bank ha segnato un -1,18% nel giorno dell'annuncio che pagherà 629 milioni di dollari alle autorità statunitensi e britanniche per chiudere un'indagine su presunte violazioni delle normative contro il riciclaggio di denaro. Secondo indiscrezioni, Sanofi (-0,40%), Novo Nordisk (-1,24%) ed Eli Lilly sarebbero state citate in giudizio in relazione a una presunto cartello per fissare i prezzi.
Tra le indicazioni arrivate in mattinata, buone nuove per i Paesi aderenti la moneta unica sono arrivate dal calo della disoccupazione al 9,6%, dal +0,5% messo a segno dalla crescita economica del quarto trimestre e dal +1,8% dell'inflazione.
Nel pomeriggio è stata la volta dei dati statunitensi su prezzi delle abitazioni (+5,3% annuo), PMI Chicago (50,3 punti) e fiducia dei consumatori (111,8).